Studenti, rappresentanti di associazioni del territorio, autorità civili e militari. Sono loro ad aver letto, nel cortile del Broletto, a Novara, i 1.101 nomi delle persone vittime innocenti delle mafie. Un’iniziativa promossa ogni anno da Libera in occasione della Giornata Nazionale per la Memoria e l’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Tra i ‘lettori’ il sindaco Alessandro Canelli, il prefetto Francesco Garcia, il questore Fabrizio Roberto La Vigna, ma anche la presidente di Liberazione e Speranza, Elia Impaloni e molti altri.
Presenti tante associazioni che fanno parte del coordinamento provinciale di Libera, come anche molti giovani. Trecento le persone che hanno riempito il cortile del complesso monumentale del Broletto.
Sarah Verzì, co-referente di Libera: “le mafie sono presenti anche nei nostri territori. Per questo è importante che anche a Novara, anche nella nostra città, sia fatta la lettura dei nomi delle vittime innocenti”.
E per proseguire la strada, oltre il 21 Marzo, Giornata dell’Impegno, ecco un convegno il 2 aprile, a Nòva, alle 20.30, dal titolo “Cosa sono i Cpr? Come funzionano? Dove sono? Perché esistono?”. Si parlerà dei centri di permanenza per il rimpatrio, attraverso lo sguardo e il racconto di chi in questi luoghi lavora.
Il 4, invece, alle 18.30, alla Pinetina Alessia di via Cervina, “La memoria di chi non c’era. Incontro con Nino Morana, nipote di Nino Agostino e Ida Castelluccio”, vittime innocenti di mafia il 5 agosto 1989.
Articolo completo e altri servizi provenienti dalla Diocesi di Novara, così come altri approfondimenti, si possono trovare sul nostro settimanale in edicola da venerdì 28 marzo. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando qui.