Il 12 luglio aprirà la lavanderia della cooperativa Liberazione e Speranza. Uno spazio in via Alcarotti, a Novara, dove troveranno occupazione donne in condizione di vulnerabilità.
La data è stata comunicata al convegno che, al Castello, ha celebrato i primi 25 anni di quella che, nata del 2000 come associazione, è poi diventata una cooperativa. Sempre accanto alle donne. Tanto alle vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, con un importante lavoro – soprattutto agli inizi – in strada, quanto alle vittime di violenza domestica.
L’annuncio è giunto come un dono in una giornata di emozioni e dove sono state ascoltate testimonianze delle donne sostenute sinora. Ma dove si sono anche fatti bilanci e presentati progetti.
Oltre all’arrivo della lavanderia si sta pensando a una casa rifugio a indirizzo segreto per proteggere chi fugge dalla violenza e a una comunità madre-bambino, per le donne vittime di violenza e sfruttamento. Come pure a una cooperativa di tipo B «per offrire – spiega la presidente Elia Impaloni – opportunità lavorative a persone svantaggiate».
A emergere, dagli interventi della presidente di Liberazione e Speranza e della vice Comfort Akande, come la tratta che riduce in schiavitù le persone continui a esistere. E questo nonostante l’impegno di volontari e …
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