Ottantaquattro scuole sul territorio interprovinciale, che raduna Novara, Biella, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, 34 nel capoluogo gaudenziano e in parte della provincia novarese. Sono i numeri delle scuole che aderiscono alla Federazione interprovinciale Fism, Federazione Italiana Scuole Materne, le scuole dell’Infanzia paritarie di ispirazione cattolica. A fornirli è la presidente, neo-eletta, Lara Zampelli, 49 anni, avvocato civilista di Biella. Con lei nel consiglio quattro rappresentanti di Novara, due di Biella, due del Verbano Cusio Ossola e uno di Vercelli.
«La Federazione – spiega – è nata da poco. Prima la Fism aveva le federazioni provinciali. Poi si è deciso di creare due federazioni sul territorio regionale, che radunassero più realtà. Questo, a fronte del fatto che le scuole non stanno crescendo, a causa della costante denatalità che contraddistingue il nostro Paese. In questo modo abbiamo optato per unire le forze e affrontare insieme le necessità dei nostri istituti e delle famiglie».
Così è nata la Federazione di Novara, Biella, Vercelli e Vco; mentre l’altra raduna Torino, Asti e Alessandria. «Il nostro lavoro – riprende Zampelli – ha una duplice mansione, tanto quella gestionale quanto quella pedagogica, a supporto degli insegnanti, con anche un’apposita formazione loro rivolta. Fanno riferimento a noi le scuole materne, ma anche le Sezioni primavera, quindi con bimbi dai 2 ai 3 anni e i nidi, dagli zero ai 2 anni. A livello generale i nostri istituti si occupano della fascia d’età che arriva sino ai 6 anni».
Sono scuole legate per la maggior parte a parrocchie e associazioni, «ma anche a Fondazioni; istituti che svolgono un servizio fondamentale per la comunità e ricoprono un ruolo sociale significativo. In particolare quelle scuole che insistono in zone e quartieri con una popolazione disagiata o in difficoltà». In quest’ultimo caso gli istituti vanno incontro alle famiglie «con scontistiche particolari sulle rette e con sostegni per far sì che i bimbi possano comunque frequentare la scuola».
Per quanto riguarda la formazione dei docenti, «proponiamo attività come corsi per le maestre a carattere pedagogico e corsi di aggiornamento per l’insegnamento della religione cattolica». Nel 2025 ricorrono i 25 anni dalla legge 62 che ha portato al riconoscimento delle scuole paritarie. «I nostri istituti sono scuole paritarie, non private – tiene a precisare Zampelli – Usufruiamo di contributi statali e siamo assoggettati alla normativa. Certo parlare di parità scolastica oggi è un modo di dire. Lo Stato collabora in minima parte per l’acquisto dei materiali e per altre spese. C’è ancora molto da fare. Quanto alla ricorrenza dei 25 anni proporremo alcuni convegni sul territorio».
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