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Treni perennemente fuori orario e pendolari esasperati perché saltano le coincidenze e arrivano in ritardo al lavoro o a scuola. Senza contare i disagi causati dai tempi di chiusura dei passaggi a livello, soprattutto a Cressa, Baraggia di Suno, Vaprio d’Agogna e Momo. E’ la situazione della linea Novara-Borgomanero-Domodossola, su cui interviene il sindaco di Borgomanero Sergio Bossi. «Purtroppo – ammette – negli ultimi anni, questa linea ha subito una trasformazione che penalizza gli utenti, quelli che utilizzano il treno per recarsi al lavoro o assistere alle lezioni: il traffico merci è aumentato a dismisura, mentre quello per i passeggeri è stato ridimensionato. Così non va, deve tornare alla funzione per cui è stata costruita, il trasporto delle persone».

Bossi aggiunge che il Comune di Borgomanero è tra i pochissimi che hanno attivato una serie di iniziative per fare fronte alla chiusura dei passaggi a livello sull’intera linea, provvedimento ormai a breve scadenza: «Il nuovo sottopasso che abbiamo inaugurato l’anno scorso è stato fondamentale; chi sostiene che abbiamo isolato Santa Cristinetta fa un’affermazione totalmente infondata perché senza sottopasso e col passaggio a livello di via Arona chiuso, allora avremmo avuto davvero una parte della città isolata ed enormi disagi per il traffico. Adesso l’impegno è per la realizzazione delle infrastrutture a Rivano, dove chiuderanno gli altri passaggi a livello, e per la mitigazione del rumore che causano i passaggi dei treni merci. Mi capita di ricevevere le lamentele di famiglie che ogni volta che passa il merci hanno le mura dell’alloggio che cominciano a tremare. Vanno ridiscusse le condizioni del servizio: se le corse continuano a diminuire e gli orari non sono rispettati non ci si deve lamentare della disaffezione degli utenti».

A chiedere un potenziamento e una svolta sono un pò tutti i sindaci della tratta: Mauro Romagnoli, di Pettenasco, osserva che «sul lago d’Orta questa linea ferroviaria potrebbe rivestire un importante ruolo turistico, ma sicuramente non in queste condizioni, perché così disincentiva anche gli stessi pendolari all’uso del treno, ed è un vero peccato».

L’articolo integrale, assieme ad altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara, si può trovare sul nostro settimanale in edicola a partire da venerdì 7 febbraio. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando direttamente sopra a qui.

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