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Il cordoglio di amici e conoscenti, la città ha salutato per l’ultima volta Carlo Salari. Lo storico commerciante, classe 1936, aveva gestito per molti anni la ferramenta di famiglia, aperta dal nonno nei primi anni ’20 del secolo scorso quando vendeva pane e ferro. “Papà era una persona buona, sempre presente e disponibile – ricorda la figlia Raffaella – e impegnato nelle varie iniziative cittadine dal Carnevale alla politica”.

Devoto alla processione del Venerdì Santo, Salari ha portato sulle spalle il baldacchino del Cristo Morto. “Un fatto curioso è accaduto qualche anno fa quando un’omonima famiglia argentina s’era messa in contatto per scoprire le origini. Papà li aiutò in tutti modi e nacque una profonda amicizia che portò più volte ad incontrarsi nell’arco degli anni successivi. Mosso dall’entusiasmo, all’età di 70 anni, fece il suo primo volo proprio per andare a conoscerli in sud America. In questa occasione fu coinvolto nella consegna di beni di prima necessità  a bambini che vivevano nei villaggi andini”.

Salari è stato pure apprezzato sportivo. “La bicicletta era la sua passione, appena poteva si metteva in sella e sfrecciava per le vie del paese. Per diverse stagioni ha corso con la maglia della società Bonalanza. A casa conservo gelosamente numerose coppe e trofei vinti in occasione di alcune gare”. Il funerale, mercoledì scorso nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, è stato celebrato da don Riccardo Crola.

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