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Il Direttore Generale del Maggiore, Giandranco Zulian, è fiducioso che a giorni possa partire l’appalto per il nuovo ospedale di Novara. Nei giorni scorsi ha incontrato ancora l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi e il presidente Alberto Cirio a Vercelli, in occasione della firma del protocollo di intesa per il nuovo blocco dell’emergenza, propedeutico al nuovo ospedale della città eusebiana. «Siamo all’ultimo metro, sono ottimista. Attendiamo un decreto del Ministro della Salute, che peraltro Icardi dovrebbe incontrare in questi giorni, per partire poi con l’appalto della Città della salute. Nel decreto sarà indicata la cifra esatta del finanziamento, poi potremmo partire con il bando di gara per l’appalto che potremmo pubblicare già pochissimi giorni dopo la tanto attesa firma, che dovrebbe essere, speriamo, quella decisiva».

A gara conclusa, da quando sarà avviato il cantiere, il nuovo ospedale dovrebbe venir realizzato entro un massimo di quattro anni, quindi entro il 2027. 

Dopo che nel 2021 la gara andò deserta, l’importo economico è stato ritoccato al rialzo, con un aumento di 99 milioni di euro per una cifra totale di 419 milioni. Contestualmente sono stati anche rivisti alcuni lavori da eseguire: sono stati limati il numero di posteggi interrati (da 3000 a 1500) e il verde circostante. Anche la progettazione interna è stata in questi lunghi anni oggetto di revisione: «Una delle caratteristiche dei nuovi ospedali è la flessibilità e la capacità di rifunzionalizzarsi in base al mutare delle esigenze. Gli spazi della degenza saranno ben separati dai servizi ambulatoriali che lavoreranno per aree omonegee in modo che pazienti non dovranno più spostarsi da un reparto all’altro. Avranno più spazio anche le attività di ricerca universitaria che ora sono sacrificate, così come alcuni reparti e gli spazi per gli operatori e il personale». Intanto nei giorni scorsi in Prefettura è stato firmato anche un protocollo della legalità per la realizzazione della Città della Salute: oltre alla firma del prefetto, il protocollo è stato siglato anche dai rappresentanti del Maggiore, Ispettorato del lavoro, organizzazioni sindacali e di categoria. Verrà di fatto costituito un osservatorio permanente che durerà per l’intero cronoprogramma del nuovo ospedale e avrà il compito di monitorare, attraverso l’incrocio di una serie di banche dati, tutte le fasi degli appalti e dell’affidamento dei lavori dell’opera.

Per la sanità territoriale sono in arrivo buone notizie anche per l’Ospedale di Borgomanero: oltre 23milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione per ampliare il Santissima Trinità. La conferma è arrivata dal presidente della Regione Alberto Cirio nella conferenza di inizio anno in cui ha illustrato le opere più importanti del Piemonte per il 2023: «Le progettazioni – ha detto Cirio – sono già state effettuate e trasmesse al Ministero per il via libera». Verrà costruita una nuova palazzina che consentirà di trasferire e ampliare alcuni reparti che attualmente hanno bisogno di maggior spazio e che si trovano nella cosiddetta “palazzina 1911”, proprio perché fu costruita in quella data. «Saranno 8mila mq di superficie disponibile – ha illustrato il Direttore Generale dell’Asl di Novara, Angelo Penna – Qui potranno trovare una nuova collocazione Cardiologia e Ortopedia». Per il cantiere di ampliamento in attesa dei passaggi burocratici, Asl ha già iniziato l’intervento per l’adeguamento antisismico che consentirà di accelerare il programma. Intanto già nelle nelle prossime settimane partiranno i lavori di ampliamento del Dipartimento di emergenza-urgenza e della Rianimazione, che avrà un potenziamento di quattro posti letto.

Roberto Conti

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