È diventato realtà il progetto del Rotary Borgomanero-Arona di offrire un pullmino alla “Casa della Carità”. Ora il “Renault” è a disposizione. È stato presentato nel giardino dell’ex Asilo Parrocchiale, di piazza XXV Aprile, presenti una trentina di soci rotariani con il presidente Andrea Saini e Mario Metti che, della Casa della Carità e Mamre, è a sua volta il presidente. C’era anche Giuliano Ladolfi che ha presentato il libro da lui edito, sui progetti di solidarietà dell’associazione.
Saini ha spiegato: «Abbiamo offerto anche in parte l’attrezzatura delle cucina, ora il contributo per l’acquisto del pulmino». Metti ha illustrato le attività delle Casa: «Offre l’opportunità di consumare un pasto a chi non se lo può permettere. Sono mediamente dai 35 ai 40 gli ospiti giornalieri da lunedì al venerdì che senza soste – Natale, Pasqua e Ferragosto compresi – usufruiscono del servizio. La cucina confeziona una decina di pasti da portare nelle abitazioni di persone in difficoltà di Borgomanero e Arona».
Per gli ospiti rotariani della serata lo chef Giancarlo Marcodini, con il suo staff, ha predisposto uno sfizioso aperitivo e la cena. Don Piero Cerutti, parroco di Borgomanero, quando qualche mese fa ha presenziato all’annuncio del progetto in Villa Marazza ha illustrato nel dettaglio come potrebbe essere definito lo slogan “Quattro ruote per la Carità”: «Un pulmino a favore dei più deboli, potremmo immaginare un’iniziativa a quattro ruote motrici, proprio come la mia Fiat Panda. La prima ruota è rappresentata da Mario Metti e tutto il gruppo di volontari che operano giorno e notte. La seconda ruota è rappresentata dalla Comunità ecclesiale, la Parrocchia e la Diocesi di Novara. Nel 2020 è stato chiuso l’asilo parrocchiale, cosa farne dell’edificio? Oltre un anno fa si è trovata la soluzione più vicina alle necessità delle persone, mettendo a disposizione l’immobile in comodato d’uso gratuito, un centro che potesse essere di sollievo per le persone fragili. La Diocesi ha donato 100mila euro per i lavori di adeguamento. La terza è rappresentata dalla comunità politica del territorio che ha sempre sostenuto, indipendentemente dal colore partitico, il progetto. L’ultima ruota la si identifica nelle associazioni del borgomanerese, soprattutto di volontariato, siano esse anche sociali, culturali o sportive».
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