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Nella Sala Neogotica del Castello ha avuto luogo l’inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 dell’Università della Terza Età di Galliate. Sono stati presentati i programmi dei corsi e annunciata l’apertura delle iscrizioni nella prossima settimana. «Molte cose sono cambiate in queste anni, dall’assetto giuridico, (ora siamo un ente del Terzo Settore) al numero degli iscritti, che da 113 sono diventati 214, praticamente un centinaio in più. Sono aumentati anche i corsi pomeridiani e ora anche mattutini, mentre quello delle conferenze è rimasto pressoché invariato».

Ha affermato la presidente Liliana Casati, dopo aver porto i saluti di benvenuto alle autorità e a tutti i presenti. In particolare, sono previsti tre corsi di conversazione inglese, uno di lingua francese e di informatica, un corso creativo di porcellana fredda, due corsi di pittura ad olio e uno di disegno, acquarello e tecniche miste, oltre a settantatre conferenze, tenute da Docenti di grande valore e preparazione.

In merito a queste ultime, la presidente Casati ha sottolineato che: «Tanti e interessanti saranno i temi trattati, in rapporto al continuo mutare delle esigenze e degli stimoli che la società e il mondo esterno ci propongono e che rispondono alle richieste di approfondimento espresse da alcuni nostri soci. Parleremo di musica, arte, archeologia, cinema, letteratura, fumetto, storia, economia, medicina, psicologia, comunicazione, scienza, tecnologia, chimica e fitochimica, alimentazione, enologia, criminologia, viaggi e religioni.

Ci saranno anche uscite sul territorio, per rendere il programma più vario e curioso. Si prospetta quindi un programma ricco ed interessante che credo possa coinvolgere i nostri soci e soddisfarne le tante curiosità. Un grazie grandissimo va ai nostri docenti che ci regalano il loro tempo e le loro grandi competenze, all’Amministrazione Comunale che sempre ci supporta, ai nostri numerosi soci, partecipi ed entusiasti, e a tutte le realtà locali che, a diverso titolo, ci hanno sostenuto e continuano a sostenerci».

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