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È stata la messa presieduta dal vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla a concludere la 59ª Giornata dell’Amicizia, l’incontro diocesano che venerdì 2 giugno ha visto riunite al santuario di Boca le associazioni impegnate nella Pastorale della salute e nell’assistenza socio sanitaria.

Il tema di quest’anno, ispirato al Messaggio di Papa Francesco per la Giornata del Malato 2023, è stato “La compassione come esercizio di sinodalità”. Monsignor Brambilla ha portato il suo «affettuoso saluto a tutti voi che siete venuti a celebrare questa giornata di amicizia, riflessione e preghiera».

Commentando le due pagine della Parola di Dio, ha sottolineato proprio l’importanza della preghiera, ricordando come il “nuovo” tabernacolo, che proviene dall’altare della chiesa superiore del Seminario di Novara oggi chiuso, che è stato donato al santuario di Boca e collocato su un piedistallo appositamente realizzato alle spalle dell’altare centrale della basilica minore, è quello davanti al quale hanno pregato per 63 anni i sacerdoti diocesani e quindi rappresenta un punto di riferimento per accorstarsi alla massima evangelica “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera” (Mt.11,11-25).

Alla Giornata dell’Amicizia – che rappresenta la manifestazione più longeva in Diocesi, che l’anno prossimo raggiungerà la sessantesima edizione e non si è mai fermata nemmeno durante la pandemia, quando è stata sempre almeno celebrata la messa, sottolinea Stefano Crepaldi, dell’Oftal – sono intervenuti i rappresentanti della sezione di Novara dell’Oftal (Opera federativa trasporto ammalati a Lourdes), del Centro volontari sofferenza della Diocesi di Novara e della sezione di Novara dell’Associazione medici cattolici italiani.

Al mattino la Giornata si è aperta con la preghiera iniziale di don Michele Valsesia, responsabile della Pastorale della sanità della Diocesi di Novara, per passare poi alla relazione di Gianni Cervellera: teologo, docente in corsi per cappellani e operatori pastorali della sanità, è coordinatore pastorale al Fatebenefratelli di Cernusco sul Naviglio.

Gianni Cervellera

Il teologo ha sviluppato le sue riflessioni a partire dal versetto del Vangelo di Luca, tratto dalla parabola del Buon Samaritano: «… lo portò in un albergo e si prese cura di lui…» (Lc 10,35), che ha fatto da guida alla Giornata dell’amicizia. È poi seguito il “Cammino assieme”, all’esterno del santuario, nel quale prima ha preso parola Patrizio Conte, presidente dell’Amci Novara; poi i rappresentanti del Csv hanno dedicato uno spazio alla figura del beato monsignor Luigi Novarese, “apostolo degli ammalati”, e infine sono state le dame dell’Oftal, davanti alla riproduzione della grotta di Lourdes, a spiegare il significato del distintivo dell’associazione.

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