Un progetto che rimetterà al centro i giovani, rendendoli protagonisti. Questo è quanto sarà, e in parte già lo è, “Young Talk”, iniziativa promossa dall’associazione Sbulloniamo Insieme e che ha già gettato un primo seme, con un grande lavoro fatto di incontri e riunioni nelle scuole superiori della città, a Novara, e con l’Università. Un progetto che sarà il risultato di una grande rete di ‘attori’.
Con Sbulloniamo, infatti, anche altre associazioni, a partire da Concentrici – realtà attenta all’inclusione dei ragazzi con disabilità – ma pure molte istituzioni. Si va dal Comune e dalla Provincia sino alla Prefettura, ma anche Forze dell’Ordine, Sest 118, ospedale Maggiore, Azienda sanitaria locale, Ufficio scolastico, Università del Piemonte Orientale, Iper3, Centro servizi per il territorio di Novara e Vco, Ordine delle professioni infermieristiche e, irrinunciabili, le scuole.
Un altro seme per il progetto, che punta a costituire una “Consulta Giovanile Novarese”, in grado di promuovere attività e iniziative rivolte ai ragazzi ma anche a un pubblico più ampio, è stato messo con l’evento “La forza di un ricordo, la speranza di un futuro”, una apericena ospitata a Novarello per ricordare la giovane Isabella Cibo Ottone, scomparsa in un incidente stradale nel marzo di 8 anni fa.
Una serata benefica fortemente voluta dai genitori di Isa, Franco e Lucia, e cui parte del ricavato sarà ora destinato al progetto. «Da subito abbiamo voluto ricordare la nostra Isa – hanno detto – con iniziative che potessero dare una mano ai giovani. Da qualche tempo siamo volontari di “Sbulloniamo”. Per un progetto con la Prefettura, “La vita non si beve” – hanno aggiunto – incontriamo anche i ragazzi delle scuole superiori per raccontare di Isa e sensibilizzare sul porsi alla guida in condizioni psicofisiche buone e rispettando tutte le regole”.
Franco e Lucia hanno ringraziato tutti i presenti: “siete qui in tanti. Così sosteniamo “Young Talk”, che speriamo farà la differenza nella vita di tanti giovani …
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