Mattinata intensa a Novara questo 25 aprile per la commemorazione del 78° anniversario della liberazione.
Corteo con la banda, i gonfaloni e i labari delle associazioni combattistiche, le rappresentanze dei militari e le autorità dopo gli onori al monumento dei Caduti con la deposizione di una corona a cura di Assoarma.
Dal Monumento dell’Allea, il corteo si è diretto verso il Duomo dove è stata celebrata la Messa da don Renzo Cozzi parroco del Centro Città.
La celebrazione è poi proseguita al Broletto con la deposizione delle corone dell’Anpi, del Comune, della Prefettura, della Provincia e del presidio militare davanti al Monumento “Novara ai suoi partigiani”.
Si è poi proseguito con i saluti delle autorità.
«La libertà è un bene assoluto – ha detto Michela Leoni, Consigliere delegato della Provincia di Novara – Un valore da tutelare. Grazie alle persone cadute abbiamo potuto riacquistarla».
«Il percorso verso la libertà si concluse con la più bella Costituzione, la nostra – il pensiero dell’assessore del Comune di Novara Silvana Moscatelli – Quello di oggi è un omaggio doveroso verso le persone che hanno sacrificato la loro vita per donarci questo momento di pace. Mi rammarico ogni anno quando vicino a questa data scoppiano polemiche. Dovrebbe raccogliere un sentimento Nazionale unico, è dunque il momento di stare in silenzio dove ciascuno di noi possa riflettere su quello che fu. Giovani, studiate la storia ma non come successione di eventi ma con spirito critico perchè possiate comprendere che gli errori compiuti non tornino».
Successivamente è stato invece il momento dell’orazione ufficiale di Roberto Leggero del Comitato Provinciale Anpi Novara molto toccante e sentita iniziata: «Chi siete? Ognuno di noi ha una idendità frutto delle scelte. Venendo qui avete detto voglio ricordare il momento in cui le scelte erano chiare ma difficili».