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Strade devastate, ponti pericolanti e case allagate. A distanza di qualche giorno dall’alluvione in Valsesia, è ancora tempo di conta dei danni. Con la preoccupazione per una stagione turistica che, a questo punto, è in pericolo.

E sale il coro che ripropone la tematica – mai sufficientemente ascolata – della prevenzione. Se ne fa portavoce, assieme ai sindaci, Francesco Pietrasanta, presidente dell’Unione Montana. «A distanza di 4 anni dall’ultima alluvione che ha devastato la valle è preoccupante vedere quanto siamo indifesi davanti a questi eventi. È necessario mettere mano ai fiumi e ai torrenti, fare pulizia, occuparsi della manutenzioni sulle infrastrutture che regimano le acque e procedere con disalvei programmati. Per questo, servono risorse mirate per i comuni montani che sono le avanguardie di questo sconvolgimento climatico».

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