Si è conclusa l’estate meteorologica 2024, che per convenzione va dal 1 giugno al 31 agosto. Dobbiamo constatare che continua la tendenza, iniziata con l’estate 2022, ad avere stagioni così calde, da rendere superati persino i riferimenti climatici del caldo trentennio 1991-2020, rispetto al quale l’anomalia ha visto a Novara uno scarto di un grado esatto (se ci rifacciamo al trentennio storico 1961-90 invece lo scarto è di +2.4°): valore che vale l’ottavo posto in classifica tra le più calde, a partire dal 1875.
Rifacendoci ai dati di Momo, la classifica è più appariscente: estate 2024 al quarto posto a pari merito con quella del 2019.
Se negli ultimi anni è battuta da altre estati ben più clamorose – su tutte la 2003 e la 2022 – è altresì vero che questa al suo esordio abbia dato l’impressione di una falsa partenza. Le piogge – eccezionali – avute in primavera e l’instabilità che ha occupato una bella fetta del mese di giugno, hanno portato molte persone a chiedersi quando iniziasse il caldo. Ed ecco che, con il mese di luglio, l’estate si è riscattata alla grande, rovesciando completamente la situazione.
Luglio e agosto sono stati mesi caldissimi e – addirittura – agosto è stato tra i più caldi non solo come scarto dalla media (+2.5° dalla 1991-2020 e +4.0° dalla 1961-90) ma proprio come valore assoluto, dietro solamente ai “mostri” luglio 2015, agosto 2003, luglio 2022, luglio 2006. La particolarità – se vogliamo, inquietante – è data dal fatto che, in passato, le estati caldissime erano contrassegnate dalla presenza dell’anticiclone afro-mediterraneo centrato sul Nord Italia, mentre nel 2024 questo non si è mai veramente imposto a livello di anomalia barica.
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Luca Dal Bello, storico del clima e Validatore dei dati del Centro Meteo Lombardo