Era il 1922 ed erano i primi anni in cui comprare ‘un ombrella rossa’ costava 25 lire. Poi vennero i cappelli, tra questi i mitici berretti Rivera venduti a 12 lire, e per i Motta s’iniziò a scrivere una lunga e memorabile storia. Oggi quegli ombrelli e soprattutto quei cappelli, insieme a molto altro di un’infinita collezione di pezzi, stanno per trovare posto al museo.
L’ultimo erede della famiglia Motta, che ha gestito per un secolo l’omonima cappelleria sotto i portici di piazza Martiri, ha infatti deciso di donare al Civico Fanchini gran parte degli oggetti rimasti. “La nostra cappelleria – spiega Claudio Motta – è stata punto di riferimento per tanti amanti di cappelli, ombrelli e pelletterie di gran pregio. Dalla prima apertura del 1922, originariamente in via Dante, alla successiva del 1928 in piazza Martiri.
Fino a due anni fa quando s’è deciso per una cessata attività per nulla passata inosservata. Perché quel negozio ha davvero fatto la storia.
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