Novara da quest’anno può fregiarsi del titolo “Città del formaggio”. Il riconoscimento arriva dall’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio. Il tutto è nato nello scorso mese di settembre quando l’assessore al Commercio Maria Cristina Stangalini ha fatto visita alla città di Gorgonzola che – sempre dal 2025 – si vanterà del titolo.
Tra le prime iniziative quello di installare alle porte della città un cartello che indichi il riconoscimento. E poi, ogni anno, si tratta di organizzare un evento che richiami il formaggio (magari nel mese di settembre). Si sta pensando a una “fiera” dove a farla da padrone dovrebbe essere il formaggio novarese per eccellenza: ovvero il Gorgonzola.
«E’ un titolo che ci onora – spiega l’assessore Stangalini – A fine estate, sono stata a Gorgonzola alla loro sagra e da lì è nata l’idea parlando con il loro sindaco Ilaria Scaccabarozzi e l’assessore al commercio e all’agricoltura della città lombarda. Li ringrazio ancora per la bellissima accoglienza. Ci siamo poi messi in contatto con l’Onaf e successivemente con il Consorzio per la tutela del Gorgonzola. Ho sottoposto al nostro sindaco Alessandro Canelli il progetto e ne è stato entusiasta fin da subito. Ora presenterò il progetto all’assessore regionale Paolo Bongioanni».
«Innanzitutto – prosegue l’assessore – apporremo un cartello all’ingresso della città. Dopodiché, ogni anno ci sarà un evento, stiamo facendo le valutazioni su come e quando farlo. Sarebbe bello se nascesse una fiera del gorgonzola, un appuntamento che richiama l’importanza di questo formaggio. Ho contattato anche degli scrittori che hanno fatto un libro sulla storia del gorgonzola, un formaggio che ha delle radici antichissime. Potrebbe nascere anche un tavolo di lavoro. E’ fondamentale che questo evento richiami turisti. Si potrebbe pensare ad abbinare anche altri prodotti del territorio che siano il riso o il vino, ad esempio. Sarebbe molto importante far conoscere le nostre eccellenze enogastronomiche sempre di più. Anche l’aspetto culturale diventa essenziale».
L’assessore pensa al coinvolgimento anche dei locali della città.
«In questo caso mi riferisco soprattutto ai ristoratori e ai bar perché potrebbe portare solo beneficio a tutti».
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