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Un nuovo gruppo di lavoro per contribuire alla promozione e alla tutela del patrimonio artistico diocesano. È la Commissione per l’Arte Sacra e i Beni Culturali della diocesi di Novara, che sostituisce la precedente commissione “tecnica-artistica-culturale della valutazione dei progetti” con una composizione che vede l’inserimento di nuove figure e competenze, così che possa affrontare con uno sguardo d’insieme  «le problematiche – scrive il vescovo Franco Giulio Brambilla nel decreto di istituzione – relative alla tutela», ma anche  «allo sviluppo e alla valorizzazione e fruizione, anzitutto pastorale, dei beni culturali appartenenti a enti ecclesiastici», in supporto all’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici.

È stata presentata durante l’ultimo consiglio presbiterale diocesano che si è tenuto lunedì e martedì scorsi a Verbania.

La composizione

Insieme al direttore dell’Ufficio Paolo Mira, ne fanno parte, di diritto, anche il direttore dell’Ufficio catechesi e liturgia don Lorenzo Marchetti e quello dell’Archivio storico diocesano don Paolo Milani. Insieme a loro, su nomina del vescovo, nella commissione siedono don Massimo Martinoli, come parroco, don Damiano Pomi, come esperto storico dell’arte, e gli architetti Francesco Caracciolo e Gianpietro Depaoli.

Come opererà

Su proposta dell’Ufficio per i beni culturali la commissione valuterà tutte quelle richieste e quei progetti che richiedono un approfondimento di tipo storico, artistico o liturgico, sottoposti dalle parrocchie all’approvazione della commissione “Asa”, che si occupa di offrire consulenza e approvare gli Atti di Straordinaria Amministrazione.

Inoltre, si occuperà di coadiuvare l’Ufficio, svolgendo funzioni di consulenza, coordinamento e controllo di quanto attiene alla tutela, conservazione e fruizione dei beni culturali, oltre che della promozione del patrimonio diocesano, con corsi di formazione rivolti a laici e sacerdoti, anche in collaborazione con le biblioteche e i musei diocesani.

A.G. 

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