Il turismo in Provincia di Novara torna a salire dopo la pandemia.
Le presenze hanno superato anche i dati del 2019, ovvero quelli pre Covid.
«Bisogna considerare che fino al 2019 i turisti erano progressivamente aumentati raggiungendo il picco di arrivi e presenze – spiega il consigliere delegato al Turismo e Marketing territoriale Luigi Laterza – Nel 2022 i flussi, pur partendo da i primi tre mesi in modo ancora timido a causa delle limiitazioni, hanno avuto una ripresa evidente superando addirittura i dati del 2019. Le prospettive per il 2023 sono ottime sia per il turismo italiano che per quello straniero».
A differenza dei due anni precedenti è infatti tornato a circolare in città il turismo estero.
Le strutture ricettive offrono complessivamente 21383 posti letto all’interno di 1048 esercizi.
«Le strutture appartenenti al settore alberghiero – prosegue il consigliere – sono pari a 102 esercizi e 6.252 posti letto, quelle appartenenti alle strutture extra-alberghiere sono pari a 261 esercizi e 12.093 posti letto. Il maggior numero di strutture alberghiere è composto da alberghi a tre e quattro stelle, mentre le strutture extra alberghiere più presenti sono bed&breakfast. Fanno parte dell’offerta turistica anche le locazioni turistiche, 685 strutture per 3.038 posti letto».
Soddisfazione anche da parte di Maria Rosa Fagnoni dell’Atl.
«Il turista post Covid – spiega – vuole conoscere il territorio a 360 gradi. Come Atl, dal 2015 al 2019 abbiamo avuto un exploit di presenze turistiche anche legate ad Expo. La pandemia ha fatto diminuire il turismo d’affari perchè ci si è abituati alle call on line ma abbiamo guadnato sul turismo cosiddetto “lento” oltre a quello culturale ed enogastronomico. Anche dopo la fusione dell’Atl stiamo portando avanti i progetti già iniziati e ci auguriamo di partecipare a nuovi bandi che possano portare benefici al territorio».
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