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I locali dell’Oratorio di Quarona ospitano la mostra in onore della Beata, curata da Piero Debiaggi.

Presenti all’inaugurazione don Gianluigi Cerutti, vicario della Valsesia, padre Matteo Borroni, parroco di Quarona, don Damiano Pomi, parroco di Ghemme, Ilaria Perincioli, Vice Sindaco di Quarona.

La mostra è il frutto di mesi di ricerche per raccogliere il materiale e organizzarlo in sezioni. “Ciò che si vede ora – ha spiegato padre Matteo – rappresenta l’inizio di un percorso più ampio poiché certo si aggiungeranno altri oggetti di proprietà dei quaronesi che li metteranno a disposizione”.

La rassegna comprende materiale documentale, tratto dall’archivio parrocchiale, fotografico e bibliografico, quadri, tra i quali quello del Maestro Ermanno Zamboni che fu donato al parroco.
E poi: oggetti legati al culto della Beata quali il piatto commemorativo delle celebrazioni del 1923, le scodelle, i costumi realizzati in occasione della visita a Venezia del 1928.

Il curatore in un pannello ha ricostruito le vicende storiche del XIV secolo, in cui visse la Beata e ha riproposto in un plastico il percorso delle spoglie della giovane martire, trasportata da due giovenche da Quarona a Ghemme, segnalando tutti i luoghi di devozione.

All’interno della mostra è stata allestita una saletta in cui viene proiettato a ciclo continuo un filmato in cui Lara Debiaggi, giovane studentessa del liceo Classico, interpreta con grande naturalezza la figura della Beata e ne racconta la vicenda.

Il video, girato in un’antica casa quaronese di origine trecentesca, che oggi ospita il Museo Etnografico la Cà dl’Amis, e nei luoghi che furono teatro delle vicende della giovane pastorella si conclude sul frammento di affresco del 1464 che raffigura la Beata.

Padre Matteo (che anticipando i tempi, ha arredato una rotonda della cittadina con la targa “I devoti della Beata Panacea Patrona della Valsesia”) ha evidenziato l’attualità della figura della Beata, morta in seguito alla furia omicida della matrigna.

“La violenza sulle donne – ha evidenziato – e le violenze familiari, purtroppo sono ancora notizie di cronaca. Questa storia parla al cuore delle persone, della gente più semplice e umile, offrendo un motivo di speranza”. L’intercessione della Beata viene invocata nei momenti difficili della vita.

L’articolo integrale nelle pagine speciali dedicate alla Beata Panacea e alla sua proclamazione a patrona della Valsesia sul nostro settimanale in edicola venerdì 15 settembre con altre notizie dal territorio. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente qui.


Nella messa solenne a Ghemme il vescovo proclama la Beata Panacea patrona della Valsesia

«La proclamazione della Beata Panacea a patrona della Valsesia che oggi compiamo, porta a compimento tutta una serie di atti di venerazione che Quarona, Ghemme e la Valsesia intera hanno sempre tributato a questa pastorella uccisa appena quindicenne».


L’esposizione resta aperta almeno fino all’ 8 ottobre

A Quarona c’è tempo ancora fino all’8 ottobre per visitare la mostra in onore della Beata Panacea. L’esposizione, organizzata dai volontari della parrocchia nei locali dell’oratorio in corso Rolando 30 e curata da Piero Debiaggi, si colloca all’interno dei festeggiamenti per la proclamazione della Beata Panacea a patrona della Valsesia. E’ possibile che i tempi vengano allungati o che la rassegna venga proposta anche in altre date.

Sono proposti quadri, libri e documenti antichi, statue, reliquie, fotografie e giornali del tempo e la carta del 1759 con i paesi che hanno testimonianze di venerazione della Beata. Anche un plastico con casette valsesiane con l’indicazione del percorso della traslazione del corpo della fanciulla dal monte Tucri fino a Ghemme. Per finire una sala proiezione dove viene presentato un filmato sulla vita della Beata. La mostra è aperta al mattino, ma solo per gruppi organizzati quali le scolaresche, e al pomeriggio dalle 15 alle 18, da lunedì a domenica.

Domenica 17 e 24 settembre e tutte le domeniche di ottobre, nell’ambito di “Quarona segreta”, sarà possibile visitare i santuari della Beata e la chiesa di san Giovanni al Monte, con ritrovo alle 14 alla stazione di Quarona (prenotazione obbligatoria: Monica 377-4654982, Francesca 348-3222250.

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