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Spettacoli per ridere, divertisti, riflettere ma anche ritrovarsi insieme. Presentata la nuova stagione del “Maggiore di Verbania” che avrà come tema conduttore “La forza muove il teatro”.

La rassegna è curata dalla direttrice artistica Renata Rapetti. Si parte il 20 ottobre con “The dark side of the moon 50”, che celebra il cinquantesimo compleanno del disco dei Pink Floyd, per la regia di Marco Rampoldi, con dieci giovani musicisti e la voce recitante di Matteo Pisu.
Il 17 novembre Rocco Papaleo sarà “L’ispettore generale” dalla celebre commedia di Gogol. Il 3 dicembre si ride con Eduardo De Filippo: in scena “Uomo e galantuomo” con Geppy Gelijeses ed Ernesto Mahieux.

Attesissimi il 13 dicembre Francesco Piccolo e Pif in “Momenti di trascurabile (in)felicità”, testo tratto dai tre libri di Piccolo. Dopo il successo dell’anno scorso di “Mine Vaganti”, il 9 gennaio arriva la trasposizione teatrale del film di Paolo Genovese “Perfetti sconosciuti”, per una produzione del Nuovo Teatro, con Paolo Calabresi e Anna Ferzetti. Il 3 febbraio in scena “La Maria Brasca” dal testo di Giovanni Testori, con Marina Rocco. Il 19 febbraio Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli saranno i protagonisti de “L’anatra all’arancia” di William Douglas Home e Marc-Gilbert Sauvajon. Il 5 marzo arriverà a Verbania Moni Ovadia con il capolavoro di Eliot, “Assassinio nella cattedrale”. Un altro grande classico andrà in scena il 7 aprile, “Zio Vanja” per la regia del giovane e promettente Leonardo Lidi. Il 15 aprile Giorgio Pasotti darà voce a “Racconti disumani” da Franz Kafka, con la regia di Alessandro Gassmann.
Si chiude il 14 maggio con I Legnanesi in “Guai a chi ruba”. Spazio alla danza, il 20 e 21 ottobre con la Compagnia Egribiancodanza in “Coreofonie #Le Sacre”. Il 10 febbraio “Ring of love”, il 5 maggio “Tourdedance a la Rossini”.

Il 21 dicembre il Russian Classical Ballet porterà la magia de “La Bella Addormentata” sulle note di Ciajkovskij.

Il 21 marzo il coreografo Mauro de Candia, con il Balletto Teatro di Torino esplorerà metamorfosi e identità con “Faun”.

A maggio la messa in scena de “La principessa Turandot” concluderà il progetto “Seminare teatro” firmato da Fondazione Il Maggiore e Venti Lucenti. Sul palco, insieme ad artisti professionisti, debutteranno un centinaio di studenti verbanesi.

«Il teatro è un mezzo potente per esplorare la condizione umana e per far vivere emozioni – commenta Rapetti. – Anche quest’anno con spettacoli con forme espressive differenti, proponiamo al pubblico di riflettere, discutere, ridere, pensare, commuoversi».

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