A partire da settimana prossima prenderà il via la stagione 2023/2024 del teatro Il Maggiore di Verbania, con al centro la parola “Forza”. Le 20 alzate di sipario in cartellone dipanano l’argomento in vari ambiti, pensati ed organizzati dalla Fondazione Centro Eventi Il Maggiore.
Le date degli spettacoli
Ogni spettacolo inizierà alle ore 21 (con una singola eccezione) nelle seguenti date programmate.
20 ottobre “The dark side of the moon 50“, show con musica dal vivo e performance.
20, ore 19:30, e 21, ore 18:00 e 19:30, ottobre “Coreofonie – #LeSacre” nella sala Blu, danza contemporanea.
27 ottobre, ore 20:30, Concerto della Mav Simphony con l’orchestra di Budapest, fuori abbonamento.
10 novembre “Gerico Innocenza Rosa”, monologo, commedia.
17 novembre “L’ispettore generale”, commedia russa di Gogol.
3 dicembre “Uomo e galantuomo”, commedia italiana di Eduardo.
13 dicembre “Momenti di trascurabile (in)felicità”, adattamento da libri e film con Pif.
21 dicembre “La bella addormentata”, balletto di Cajkovskj.
9 gennaio “Perfetti sconosciuti”, commedia italiana di Paolo Genovese.
18 gennaio “Spose. Le nozze del secolo”, commedia basata su fatti reali.
3 febbraio “La Maria Brasca”, commedia di Testori.
10 febbraio “Ring of love”, danza con musica dal vivo rock e pop.
19 febbraio “L’anatra all’arancia”, commedia tratta dall’omonimo film.
23 febbraio “I dialoghi della vagina”, dialogo allegro per rompere i tabù.
5 marzo “Assassinio nella cattedrale”, dramma di Eliot.
21 marzo “Faun”, danza contemporanea.
7 aprile “Zio Vanja”, dramma di Cechov.
15 aprile “Racconti disumani”, spettacolo tratto da racconti di Kafka.
5 maggio “Tourendanse à la Rossini“, danza contemporanea in due atti.
14 maggio “Guai a chi ruba“, spettacolo dei Legnanesi, fuori abbonamento.
Donne, la Forza delle scelte
La storia di “Gerico Innocenza Rosa” è di un viaggio di transizione, scritta e diretta da Luana Rondinelli e interpretato da Valeria Solarino. Al centro il tema dell’accettazione e l’invito ad essere sé stessi, tutto si sviluppa nei ricordi un amore, costellati di vari personaggi, tutto sotto la forma del monologo.
Marianella Bargilli e Silvia Siravo sono le due protagoniste di “Spose. Le nozze del secolo”, raccontando delle nozze del 1901 tra due donne. Ed è la storia del primo matrimonio tra persone dello stesso sesso, dai tempi dell’impero romano. È uno spettacolo che parla di amore e del proprio diritto inalienabile alla ricerca della felicità, con un tema attuale e una drammaturgia ancora mai arrivata sul palcoscenico.
Ripescato dai drammi di Giovanni Testori, “La Maria Brasca” per la regia di Andrée Ruth Shammah è uno spettacolo che non ha mezze misure. La protagonista è una calzettaia scandalosa, che si innamora perdutamente di un giovanotto e racconta un amore fuori dalle costrizioni sociali. Il regista parla del messaggio dell’opera come «Uno stimolo a inseguire i propri sogni e vivere con grande fiducia nel futuro».
La commedia che rompe i tabù “I dialoghi della Vagina” è interpretato da Gaia Contrafatto e Virginia Risso, quest’ultima anche scrittrice e regista. Organizzato da Teatro al Femminile, la commedia vuole far riflettere con un’esibizione esilarante.
Contemporaneo, la Forza delle parole
Rocco Papaleo sarà “L’ispettore generale“, commedia satirica del russo Nikolaj Gogol con la regia di Leo Muscato. Con l’ambientazione di un paese della russia zarista pieno di burocrati corrotti, la risata viene usata per sconfiggere chi ritiene di avere un potere intoccabile.
Dalle pagine di Thomas Stearns Eliot del 1935, “Assassinio nella cattedrale” con Moni Ovadia e regia di Guglielmo Ferro. Un dramma ambientato nel XII secolo, che parla del rapporto dell’uomo con due poteri opposti, Temporale e Spirituale.
Leonardo Lidi è il regista del dramma in quattro atti “Zio Vanja” di Anton Cechov. L’intimità e la speranza in un futuro migliore si mischiano con l’amarezza delle illusioni e la continua ricerca di un senso, classico del drammaturgo russo.
Infine “Racconti disumani” viene dalla regia di Alessandro Gassman e l’interprete Giorgio Passotti. Dall’adattamento di due racconti di Kafka, “Una relazione per un’accademia” e “La tana”, arriva una messinscena che mette a nudo gli stereotipi e pone davanti alla paura di non avere riparo.
Ironia, la Forza della risata
Dal repertorio di Eduardo de Filippo, “Uomo e galantuomo” con Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses e regia di Armando Pugliese. Si tratta di uno spettacolo dedito alla risata, che parla di teatranti, fra intrecci amorosi, una finta pazzia e i temi devoti a Eduardo delle differenze sociali e le sue critiche.
“Momenti di trascurabile (in)felicità” sarà uno spettacolo retto da Francesco Piccolo e Pif, ripreso dal film omonimo del 2019. Il testo è tratto dalla triade di libri di Francesco Piccolo, lo spettacolo è prodotto da ITC2000.
Il debutto di Paolo Genovese come regista teatrale è l’adattamento sul palcoscenico del suo film “Perfetti sconosciuti” del 2016. Già di base il film si ambientava in una sola stanza, ottima ambientazione per una trasposizione teatrale. Una commedia tra intrighi, menzogne, scherzi e verità mantenute nascoste per il bene degli altri, che farà scontrare quattro coppie di amici.
Un classico di William Douglas Home e Marc-Gilbert Sauvajon, “L’anatra all’arancia” riportato sotto la regia di Edoardo Erba. È una commedia in cui i personaggi si trasformano per far fronte al proprio sentimento meschino e all’amore che provano.
“Guai a chi ruba” è una commedia allegra del gruppo I Legnanesi, alle prese con un furto che non hanno commesso, con musiche di Enrico Dalceri. Questo spettacolo rimane però fuori abbonamento.
Danza, la Forza del movimento
Prendono il nome di “Coreofonie” le performance in cui il pubblico determina l’esito drammaturgico, secondo uno schema di destrutturazione di una coregrafia. “Le Sacre”, del coreografo Raphael Bianco verrà quindi ogni volta modificata sulle note di una composizione del METS di Cuneo, che ha subito un processo simile.
Cronologicamente, il secondo balletto scritto da Cajkovskij “La bella addormentata” varca la scena con il coreografo Marius Petipa. Un balletto classico, in cui si intrecciano varie fiabe popolari, con la famosa storia del ballo alla corte del re, quattro pretendenti, fate e altre creature magiche.
“Ring of love” dei danzatori della compagnia EgriBiancoDanza, sempre di Raphael Bianco, viene definita dagli stessi come «glamour rock dance show». Con alcune musiche pop anni ’80 suonate dal vivo, i ballerini esploreranno il tema dell’amore come un «delirio misterioso che stravolge la vita».
La compagnia Balletto Teatro di Torino, con coreografie di Mauro de Candia, propone “Faun“. È un balletto di esplorazione artistica contemporanea, che scava nello stato di limbo, tra fantasie e realtà.
“Tourendanse à la Rossini” con le coreografie di Raphael Bianco è uno spettacolo diviso in due atti, legati al cibo, ognuno con la propria identità. Il primo atto è “Il cioccolato” e il secondo è “Spezie e aromi”, pensati per esplorare e celebrare Gioachino Rossini, famoso per il suo legame con la cucina.
Altri eventi
Per il ciclo “Lirica, la Forza della formazione” è in programma per maggio (non definito) “La principessa Turandot” di Puccini. Lo spettacolo d’opera è organizzato da Seminare Teatro firmato da Fondazione Il Maggiore e Venti Lucenti, e debutteranno un centinaio di studenti verbanesi con dei professionisti.
Ad aprire la stagione, lo show “The dark side of the moon 50” che celebra il cinquantesimo anniversario dell’album dei Pink Foyd. Sotto la regia di Marco Rampoldi si riuniscono 10 musicisti, un attore e video con sovratitoli in italiano, per dare rilevanza alle canzoni. Vi è infatti stato uno studio critico e consapevole per portare sul palco uno spettacolo che raccontasse l’album nei suoi significati più profondi.
Fuori abbonamento, si trova anche il concerto sinfonico di Mav Simphony dell’orchestra di Budapest. Verranno suonate pagine di Aldo Finzi e L’Infinito, Mendelssohn, Strauss, con la direttrice Elena Casella.
Per scoprire di più sui singoli spettacoli, acquistare i biglietti e rimanere aggiornato sugli altri eventi visitare il sito del Teatro Il Maggiore di Verbania.
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