Per amministrare un comune non serve essere di destra o di sinistra. Per questo l’ideologia politica e l’appartenenza partitica devono restare in secondo piano. Lo sottoscrivono i consiglieri di Uniti per Oleggio – Andrea Apicella, Maeva Christophe e il capogruppo Massimiliano Ferrari – preso atto che «le reazioni in seguito alla nostra conferenza stampa con l’altra forza di opposizione hanno suscitato un fermento nella vita politica cittadina cui non si assisteva da anni».
Non l’’avevate messo in conto? «Tutto ampiamente previsto benché non siano mancate reazioni strumentali e, talora, scomposte da parte di tutti coloro che hanno visto in questa iniziativa un’irripetibile occasione per tornare ad avere un po’ di visibilità e per poter, ancora una volta, erigere anacronistici steccati ideologici».
Ai quali cosa rispondete? «Uniti Per Oleggio è nato in occasione delle elezioni amministrative del 2019, all’esito di un percorso di cinque anni sui banchi dell’opposizione, come necessaria ‘evoluzione’ del gruppo civico ‘per Oleggio’. Civico sì, ma che nel corso degli anni si era sempre più trasformato nel ‘paravento’ di un determinato partito politico. ‘Evoluzione’ nel senso di maturazione: in un comune come il nostro l’ideologia politica e l’appartenenza partitica possono, anzi devono restare in secondo piano, per amministrare non serve essere di destra o di sinistra». Cosa serve a Oleggio? «Gli oleggesi vogliono un buon governo e un’amministrazione pragmatica – aggiungono i consiglieri della minoranza – capace di risolvere i problemi della città. Non sono interessati agli orpelli ideologici, chiedono giustamente risposte immediate ai loro problemi».
Qualcuno vi accusa di non essere un gruppo civico. «Come sarebbe? Cittadini che si alleano, accomunati dalla voglia di cambiare in meglio la propria città. Persone che mettono da parte le divergenze ideologiche e si ‘rimboccano’ le maniche per fare il meglio per il proprio paese, senza subire condizionamenti da questo o da quel partito. Un gruppo capace di parlare a tutti gli oleggesi, superando i vecchi paradigmi. A livello locale l’abusata contrapposizione tra destra e sinistra non porta da nessuna parte. Tutto questo significa essere realmente civici».
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