Tanto teatro nei progetti della Verde Azzurra fino ad arrivare al 2026. È quanto emerso dall’intervista rilasciata dal presidente Italo Fonio sul futuro della Cooperativa. Partiamo parlando del nuovo assetto.
“Dalla sua fondazione, il 29 novembre 1945, la Cooperativa si è sempre occupata della gestione del bar e delle attività culturali e ricreative, mentre l’Immobiliare Galliatese, nata il 6 giugno 1954, era proprietaria dello stabile. Nel 2020 la Cooperativa ha ceduto all’Immobiliare tutte le attrezzature relative alla gestione del bar, mantenendo il settore culturale e storico relativo alla Bandiera della Divisione Remo Rabellotti e quello ricreativo legato alla Banda e alla Matai Band. Attualmente i soci della Cooperativa sono 69 e 114 quelli dell’Immobiliare, di cui 72 operativi. La Cooperativa è inscritta a Confcooperative, inserita tra le Cooperative a mutualità prevalente. Da gennaio 2017 a dicembre 2020, sono stati effettuati degli interventi di ristrutturazione nei locali del bar per un totale di 202.000 euro a cui si è aggiunta la spesa di 75.779 euro per la formazione nel 2011 della Banda e nel 2016 della Matai Band. Siamo stati molto soddisfatti di essere riusciti a mantenerle anche dopo il Covid, nonostante una diminuzione di ben dodici elementi e in un contesto in cui tante bande sono state costrette a cessare la loro attività. In modo particolare, abbiamo cercato di tenere vicini i ragazzi della Matai con lezioni on-line, video e tante iniziative. E i risultati si sono visti”. Ha spiegato Italo.
Passiamo alle prospettive per il futuro. “L’idea parte da uno spettacolo realizzato nel 2018, in collaborazione con gli studenti del Liceo Scientifico dei Salesiani di Novara insieme alla Banda Verdeazzurra, in occasione del 100° anniversario della Prima Guerra Mondiale. Titolo della rappresentazione, che raccontava la vita in trincea, era “La paura”, trasposizione di una novella di Federico De Roberto realizzata da Dario Balzaretti con la regia di Matteo Pozzi.
Sulla scia del successo riscosso a Novara, a Galliate e a Udine, dove lo spettacolo è stato portato, Dario Balzaretti ha pensato di continuare questa esperienza, scrivendo un dramma musicale sulla morte di Remo Rabellotti.
E’ nata così l’idea di una convenzione con il convitto Carlo Alberto di Novara, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, per la realizzazione di un nuovo spettacolo, coinvolgendo i ragazzi della scuola. Il progetto prevede la partecipazione di 36 studenti come attori a cui si aggiungono la Banda Verdeazzurra e la Matai Band.
Referente per la scuola è Emanuela Gardini, il regista è Matteo Pozzi, la scenografa Giulia Ghigo e il tutor Dario Balzaretti. Lo spettacolo che si intitolerà “Lo stupore dei rami di pesco. In memoria di Remo Rabellotti” sarà rappresentato il 19 aprile 2024 a Novara, il 25 aprile a Galliate, a metà maggio a Ornavasso e a metà ottobre a Domodossola dove sono previste due recite: una al mattino per le scuole e una alla sera per tutta la cittadinanza.
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