Perché la speranza è così importante per la nostra vita? Siamo giovani capaci di speranza, capaci di trasformare il mondo con la nostra gioia? Sono due interrogativi che risuoneranno nelle proposte della Giornata mondiale della gioventù che sarà celebrata a Novara alla vigilia della solennità di Cristo Re, sabato 25 novembre.
I giovani dall’Ossola alla Bassa novarese si ritroveranno intorno al vescovo per vivere una giornata di incontro, festa e condivisione, per riflettere sul tema “Giovani capaci di speranza”. «Abbiamo colto l’invito di papa Francesco: celebrare in diocesi, dopo la GMG di Lisbona, una Giornata mondiale della gioventù per aiutare i giovani a riflettere insieme sull’importanza della speranza nella loro vita». Così don Gianluca De Marco, direttore dell’Ufficio per la Pastorale giovanile, presenta l’iniziativa di sabato nel centro storico di Novara.
«L’obiettivo – riprende il sacerdote – è quello di approfondire il significato della speranza cristiana e scoprire che, con Cristo, siamo tutti capaci di vivere e offrire speranza». La Gmg di sabato sarà il primo passo verso il Giubileo del 2025 a Roma, che avrà come tema l’invito a essere “Pellegrini di Speranza”.
Per accompagnare i ragazzi in questo percorso, la giunta di pastorale giovanile ha organizzato un pomeriggio strutturato in tre momenti: dopo l’accoglienza, dalle 14 alle 14.45 nel quadriportico del duomo (tutto il programma si può consultare a partire dal sito della Diocesi), i giovani sono invitati ad assistere a uno spettacolo teatrale in Sala Borsa, a due incontri per riflettere e lasciarsi interrogare in diversi luoghi del centro storico, e a un momento di preghiera con il vescovo.
«Momento centrale della proposta pomeridiana sarà lo spettacolo dei giovani dell’Oratorio di Arona “Siamo tutti capaci”, una storia di ragazzi che mettendosi sulle orme di Falcone e Borsellino comprendono come in mezzo ai conflitti la speranza abbia un ruolo fondamentale – ricorda Filippo Ghizzardi, della giunta di pastorale giovanile -. La riflessione su questo tema continuerà con attività nelle chiese del centro storico, Sant’Eufemia, San Marco e il Rosario, e nella Sala Maddalena. Qui, attraverso attività ed esperienze guidate da animatori della diocesi, uno psicologo e una pedagogista, i partecipanti sentiranno forte l’invito a “non spegnere la speranza”, anche quando si trovano in difficoltà». Un invito che arriva dal messaggio di Papa Francesco per la Gmg, e che va incontro ai bisogni espressi dai giovani alla Route di giugno. «Attraverso l’ascolto di oltre 600 ragazzi del territorio diocesano, alla Route abbiamo capito come sia essenziale, in questo momento, aiutarli a gestire i momenti di crisi, solitudine e difficoltà che riguardano i delicati anni delle scelte decisive per la propria vita». Ad aiutarli a cercare risposte agli interrogativi sulla speranza sarà infine – durante la Veglia in cattedrale alle 19 – il vescovo Franco Giulio.
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