Festa, lo scorso sabato, all’Istituto di scienze religiose di Novara per l’avvio del nuovo anno accademico e per la consegna dei diplomati dell’anno scorso. Ad aprire la mattinata è stato il vescovo Franco Giulio che ha proposto una riflessione sul tema “I nuovi ministeri istituiti, per una Chiesa in uscita”, in riferimento alle nuove ministerialità dell’accolitato e lettorato e del catechista, secondo i recenti motu proprio del Papa e soprattutto in rapporto alla stagione sinodale con al centro la chiamata alla corresponsabilità pastorale di tutti i battezzati.
Un tema che tocca da vicino anche l’Istituto di Novara, chiamato ad avere un ruolo fondamentale nella formazione di alto livello dei laici nell’ambito della teologia e delle scienze religiose. «Abbiamo oltre 150 iscritti – dice il direttore dell’Istituto don Flavio Campagnoli -. Molti di questi scelgono il nostro percorso di studi come formazione per l’insegnamento della religione cattolica. Ma tanti sono anche coloro che si iscrivono in ricerca di una formazione culturale personale. Alcune decine sono, ad esempio, gli “uditori” che frequentano solo alcuni corsi, spesso in funzione dell’impegno pastorale che svolgono nelle loro parrocchie».
La conclusione della mattinata ha visto la consegna dei diplomi, con il “lancio del tocco”. Ecco i nomi dei diplomati: Elisa Agazzi; Andrea Reginato; Sharina Reema Serao; Pietro Solinas; Marie Rose Ayedoun; Alessandro Festoni; Francesca Rizzi; Antonio Clemente; Matteo Norrito; Pietro Pangaro; Elisa Borgo; Chiara Cascino; Lorena Cattaneo; Patrizio Conte; Elena Fossale; Chiara Raccuglia; Luigi Battezzati; Alessandro Anselmi; Valeria Casadei; Paola Massara; Anna Clara Stella.
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