Una piazza, una strada o uno spazio pubblico, a Novara, da dedicare a Enzo Tortora, giornalista e personaggio televisivo scomparso nel maggio del 1988. La proposta è della locale Camera penale, che ha inviato la richiesta al primo cittadino Alessandro Canelli. «L’obiettivo – ha esordito Alessandro Brustia, presidente della Camera penale – è ricordare un uomo dalla grande dignità. Un uomo che è stato vittima non di un errore giudiziario, che dovrebbe implicare qualche negligenza, ma – ha sottolineato l’avvocato – di un crimine doloso a tutti gli effetti, che ha trasformato un personaggio pubblico, particolarmente amato e popolare, in un “cinico mercante di morte”, prendendo le parole dell’allora pubblico ministero. Una vicenda assurda – ha proseguito – portata avanti con il consenso di tutto il Paese, anche tra i suoi colleghi, salvo qualche rara eccezione, come Enzo Biagi e Indro Montanelli».
Il presidente si chiede se si è così «sicuri che un fatto del genere non possa ricapitare? Non ne sono così certo. Ora, a distanza di 41 anni da quell’arresto, avremmo a che fare con un linciaggio peggiore. La storia di Tortora dà ancora oggi tanti spunti in riferimento a come alcuni magistrati avessero fatto i moralizzatori e non i magistrati e su come abbiano fatto un uso distorto dei pentiti».
Giovanni Porzio, tesoriere della Camera penale: «Sono orgoglioso della richiesta che abbiamo fatto. Sono particolarmente legato alla figura di Tortora: è lui il responsabile della scelta dei miei studi. Siamo certi il sindaco accoglierà questa richiesta».
Alla presentazione della proposta la senatrice Francesca Scopellitti, compagna di Tortora.
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