Il commercio è in crisi con tante serrande abbassate. A confermarlo sono i dati della Camera di commercio che in città hanno fatto registrare nel 2024 più chiusure che aperture. Per quanto riguarda il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio le aperture nel 2024 sono state 84 e le chiusure 154.
«La crisi c’è – afferma l’assessire al Commercio Maria Cristina Stangalini – Tra le soluzioni c’è la sinergia tra tutti gli attori. Non bisogna certo stare con le mani in mano. Innanzitutto ci vuole il confronto tra tutti gli assessorati che già avviene quotidianamente. Vammo messe in atto tutte le attività che rendono la città piu vivibile e attrattiva nei confronti dei visitatori. Ad esempio creare eventi tra cui anche quelli mirati al cibo e all’agruicoltura che sono sempre di richiamo. Bisogna osservare la situazione con più attenzione anche con il contributo di qualche esperto. Resto dell’idea che la trasfornazione del centro storico con piazza Martiri che diventerà pedonalizzta e il rinforzo delle aree Ztl va proprio nella direzione di una maggiore vivibilità e attrattività».
Il commercio è cambiato negli ultimi anni spostandosi molto anche sull’on line. I temi principali dei finanziamenti dei nuovi bandi regionali per i distretti del commercio saranno per innovazione e digitalizzazione. «Anche questi fondi potranno essere un respiro – prosegue Stangalini – Vediamo come sarà possibile spenderli. L’attenzione deve essere a 360 gradi per centro e periferia. Elementi fondamentali anche i mercati che rappresentano non solo la vendita ma anche punti di incontro e socializzazione. La crisi è in tutta Italia ma non per questo non si può provare a fare qualcosa».
Tra le proposte in commissione quella di limitare le aperture di certe attività privilegiando quelle che mancano. Ma su questo l’assessore parla di «norme che non lo permettono, non possiamo limitare le licenze»…
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