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Anche la città di Varallo ha celebrato, assieme al resto d’Italia, la giornata del 25 aprile, festa della Liberazione. Le cerimonie si sono aperte alle 9 e 30 in piazza Antonini, con la sfilata accompagnata dalla banda musicale “Città di Varallo”. Un ricordo particolare, quest’anno, per la figura di Carlo Smuraglia, presidente onorario dell’Anpi scomparso nel 2022.

Presenti le autorità civili, i rappresentanti di diverse associazioni militari ed il gruppo della sezione locale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Dopo la sosta commemorativa di fronte alla lapide ai caduti durante le guerre d’indipendenza il corteo ha proseguito fino al monumento ai caduti presso la chiesa di San Marco, dove è stata deposta una corona floreale mentre una tromba della banda intonava il “silenzio”.

Da qui i presenti si sono diretti al muro dei fucilati all’ingresso del cimitero cittadino, teatro di una tragica rappresaglia da parte del battaglione fascista “Tagliamento” durante la quale persero la vita 9 guerriglieri di diverse nazionalità, quindi hanno fatto ritorno in città fino ai giardini di villa Durio, sede del municipio, dove si sono tenute le orazioni ufficiali.

Sono intervenuti il sindaco della città Pietro Bondetti, la presidente della sezione Anpi di Varallo e dell’alta Valsesia Sara Montanari ed il relatore ufficiale della giornata, il professor Federico Gilardi, direttore del centro “C.M. Martini” dell’università di Milano Bicocca.

Terminata la parte civile delle manifestazioni, ha avuto inizio la festa religiosa per San Marco, con la messa delle 11 celebrata presso l’antica chiesa di San Marco decorata dagli straordinari affreschi interni della scuola gaudenziana e vero scrigno dell’arte e della fede valsesiana. Al termine della funzione religiosa non è mancata la tradizionale distribuzione del pane benedetto di San Marco a tutti i fedeli presenti. Dopo la messa chi lo desiderava si è diretto a Grignasco, presso il parco Vinzio, per unirsi al pranzo comunitario.

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