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La dottrina Sociale della Chiesa, svoltosi a Verona sul tema “Costruire la Fiducia – la passione dell’incontro”, il nostro territorio si conferma protagonista imponendosi nel premio “Imprenditori per il bene comune”. A ricevere il riconoscimento è Mauro Fanchini, direttore generale della Cooperativa Sociale “Il Ponte” di Invorio e consigliere regionale di Federsolidarietà Piemonte. E’ uno dei sei imprenditori italiani che in ambito profit e non profit si sono distinti per azioni innovative volte al benessere delle persone e allo sviluppo dei territori. Il premio è stato consegnato da Piero Fusco, responsabile Business Unità Enti religiosi e Terzo Settore di Cattolica Assicurazioni,
«Questo premio – ha detto Fusco durante la serata della premiazione – riconosce a Mauro Fanchini la capacità di cogliere nella crisi opportunità e nella fragilità delle persone, talenti che cercano vie per esprimersi. Il Ponte, micromondo dove si abbracciano difficoltà e fragilità, è oggi un luogo di crescita personale e imprenditoriale, un modello di inclusione e sostenibilità economica. Mauro Fanchini, abbracciando il motto benedettino “ora et labora”, ne rivela la potenza e l’attualità».
Nel 2021 toccò a Mariella Enoc, residente a Massino Visconti e presidente dell’ospedale Bambin Gesù, ricevere lo stesso premio.
«Questo premio appartiene a tutta la Cooperativa il Ponte – commenta emozionato Fanchini – è frutto di un lavoro di squadra che crede fermamente in ciò che fa e genera. Ognuna delle persone che lavora, sta facendo la sua parte, si impegna ogni giorno perché a ciascuno sia data la possibilità di avere un posto nella società».

La storia
Nel 2011 Mauro Fanchini, classe 1962, prende in mano la direzione della Cooperativa “Il Ponte” (attiva dal 1988) che si occupa di inserimento lavorativo di persone con disabilità e persone socialmente svantaggiate. Nel 2012 inizia un processo di riorganizzazione basato sul modello transitivo e sulla collaborazione attiva con altre realtà e aziende del territorio. Nel frattempo, i bisogni aumentano e Il Ponte “risponde”: nel 2020 viene avviato il laboratorio di Golasecca (Varese); nel marzo 2021 quelli di Borgomanero e Quarona e, nel 2022, di Busto Arsizio.
«Le esigenze del territorio interpellano tutti, non solo le realtà come la nostra, – continua Fanchini – ma non sempre la società risponde. Noi cerchiamo di fare fronte alle richieste che, purtroppo, negli ultimi anni sono aumentate notevolmente e anche questo non è un buon segno. Stiamo vivendo anni di grandi aperture e di grandi difficoltà. Ma se ognuno facesse la sua parte, se la società fosse più sensibile verso le persone che vivono in una condizione svantaggiata, le realtà come la nostra cesserebbero di esistere, perché non c’è ne sarebbe più bisogno. Nell’attesa e nella speranza che questa utopia diventi realtà, noi cerchiamo di migliorare ogni giorno per far sì che la cooperativa sia un luogo di transito, dove le persone possano prepararsi e formarsi per inserirsi nelle aziende del territorio ed entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro».

La Fabrichetta di Arona
Si sta sviluppando un nuovo progetto, “La Fabbrichetta” , rigenerazione e riuso di uno spazio industriale ora dismesso, collocato nei pressi del centro di Arona. In collaborazione con l’azienda “Paolo Astori”, l’associazione “Amici del Fermi”, l’associazione “Amici di Paolino”, il comune di Arona ed altri Comuni del territorio, si sta lavorando per la realizzazione di tre aree: inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, formazione professionale e avviamento al lavoro e un area di aggregazione giovanile.
«E’ un grande progetto innovativo, un grande sogno. – conclude Fanchini – Ringraziamo tutte le persone che ci sostengono e che insieme a noi lo stanno realizzando, un progetto della comunità per la comunità. All’inizio del nuovo anno aprirà la prima area, quella produttiva, ma c’è ancora tanto lavoro e servono risorse. La collaborazione di tutti è molto importante, ma se si lavora in squadra il traguardo si raggiunge prima».
Edlira M. Comoli

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