È piovuto in modo abbondante qualche giorno fa. Se si apre il rubinetto sgorga acqua. Questo basta per far ritenere non così preoccupante la situazione climatica.
È un atteggiamento che coinvolge gran parte della popolazione, una reazione spontanea. Ma la realtà non è così. Lo ha detto Daniele Barbone, amministrazione delegato di Acqua Novara Vco, la società che “disseta” quasi mezzo milione di persone di 140 comuni delle due province.
Barbone ha parlato al termine di un convegno che si è svolto a Villa Marazza promosso da Città di Borgomanero, Fondazione Marazza e Circolo di Legambiente “Gli amici del lago”, di cui è presidente Massimiliano Caligara, che ha condotto il dibattito.
Primi dati fondamentali sono quelli riferiti ai millimetri di pioggia caduti. Nel 2020, c’erano stati 224 millimetri in meno rispetto alla media, nel 2021 412 in meno, nel 2022 888 in meno.
Un raro piovasco non è di rimedio a una situazione tendente alla siccità.
Anche la temperatura media, come ha spiegato Barbone, sempre a margine del convegno, è fuorviante. Mediamente l’aumento è di 1,1 gradi, «ma nel maggio 2022, nelle nostre zone, è stata di ben 7 gradi superiore alla media».
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