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Don Milani, Barbiana, la scuola italiana, l’incontro tra le generazioni e l’importanza dell’educazione dei ragazzi andranno in scena ad Arona. Lo spettacolo, intitolato “I’Priore”, realizzato da Fondazione Aida con il sostegno di Inner Wheel Club di Verona e voluto in diocesi dall’Azione Cattolica Diocesana, si svolgerà presso la sala polivalente Teatro San Carlo domenica 23 giugno, alle 15.

Il percorso dell’Ac

L’invito a partecipare è rivolto a tutti – giovani e adulti di tutte le comunità diocesane – dai vice adulti diocesani, Maria Di Nuzzo e Marcello Magliocca. «Al termine di questo anno associativo, abbiamo deciso di proporre questo spettacolo, che è un’occasione da condividere “insieme”, con i soci di Ac ma anche con giovani e adulti delle parrocchie, nel segno della speranza che – ne siamo convinti – passa dall’incontro tra le generazioni», spiegano.

Prendersi cura

La scelta di dedicare questo spettacolo a Don Milani è legata al centenario della sua nascita. «Lo scorso 26 maggio sono stati ricordati i 100 anni di don Milani e il messaggio che lui ci ha lasciato è, quest’anno ancora di più, importante per Azione Cattolica. L’anno associativo, infatti, è stato dedicato al “Prendersi cura”, una cura che richiama quella frase che dalla scuola di Barbiana ha fatto il giro del mondo, l’“I care” di Don Milani – precisano Magliocca e Di Nuzzo –. “I care” significa “Mi sta a cuore” ed è un motto che ci tocca da vicino: suona quasi come un invito ad accorgersi dell’altro e a sentirci responsabili, anche noi, della crescita e dell’educazione dei giovani».

L’invito a partecipare è rivolto anche ai giovani. «Per loro – riprendono- sarà un’occasione per riflettere sull’importanza della formazione, per affrontare la vita con le competenze necessarie a muoversi in autonomia, liberi e come cittadini consapevoli nella società».

Lo spettacolo

“I’Priore” è un monologo, dedicato al mondo della scuola, dagli studenti agli insegnanti. E’ un’occasione per riflettere, a partire dalla vicenda esemplare di Don Lorenzo Milani e della scuola popolare di Barbiana, sul tema dell’istruzione e per rispondere agli interrogativi ancora attuali, sollevati dallo stesso don Milani: quale deve essere il ruolo della scuola nella società? E quello degli insegnanti? Come tradurre nella quotidianità i grandi ideali pedagogici?

Il testo è scritto da Simone Dini Gandini, regia Lucia Messina, con Massimiliano Mastroeni. Sound Design Andrea Santini, scenografie Federico Balestro, costumi di Gilda Li Rosi e luci di Riccardo Carbone. Partendo dalle vicende personali di Michele Zago, bidello, lo spettacolo presenta un rapido excursus sull’evoluzione della scuola italiana, da quella classista del secondo dopoguerra fino ai giorni nostri passando per le ribellioni del ‘68.

Questo articolo, con notizie e approfondimenti dai territori della Diocesi di Novara, sul nostro settimanale, in edicola a partire da venerdì 21 giugno. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero cliccando direttamente sopra qui.

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