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Entrare nell’isola felice di Alfredo Ghidelli, docente di grafica e tipografia all’Accademia di Belle Arti Acme a Novara, è come fare un tuffo nel passato. Sino alla seconda metà del 1400, agli anni della nascita della stampa moderna a caratteri mobili, ideata da Johann Gutenberg, che, tra il 1448 e il 1454, a Magonza, ha stampato il primo libro, la Bibbia a 42 linee.

Perché Ghidelli, una formazione grafica e una collaborazione a Milano in uno studio esterno della De Agostini alle spalle, nella sua free press “Sotto Torchio”, stamperia legatoria artistica a Garbagna, stampa ancora ‘all’antica’, «cioè – spiega – con i caratteri mobili di Gutenberg». Componendo, con singoli caratteri in lega metallica, ogni parola, ogni riga, che, unite, formeranno una pagina.


Un lavoro di precisione, manualità e tanta passione. «Il mio – racconta – è uno studio privato, dove realizzo, su richiesta, libri d’artista e dove sfogo la mia ‘follia’, la mia voglia di ricerca sul libro e il desiderio di creare oggetti, restituendo nuova vita a vecchi testi. Questo coinvolgendo anche i miei studenti dell’Accademia».

Una ‘follia’ nata nel 1995, quando Ghidelli ha iniziato a costruire la stamperia.

Intanto, in biblioteca, sarà inaugurata il 4 maggio una mostra sugli incunaboli.

Servizio completo sul settimanale in edicola da venerdì 28 aprile e disponibile online.

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