Dopo le visite fatte nel mese di agosto alle chiese parrocchiali di Camasco e Morondo questa volta nel contesto delle Giornate d’autunno del Fai saranno visitabili questo sabato e domenica la chiesa parrocchiale di San Bernardo e la chiesa della Madonna “del Ponte” a Camasco.
Qualche cenno di presentazione delle due chiese attinti dal pregevole calendario per il 2023 preparato dalla professoressa Annita Guglielmina Squaratti autrice anche della preziosa “Piccola storia del comune di Camasco”.
“La chiesa parrocchiale è dedicata a San Bernardo di Aosta. L’ingresso della chiesa, costruita a partire dal 1585 è rivolto verso Rolate, da dove arrivava l’antica strada, mentre l’orologio del campanile posato a fine ‘600 guarda verso Camasco centro. Molti artisti valsesiani ne arricchirono l’interno grazie alle donazioni degli emigrati: tra essi Antonio D’Enrico, il Tanzio, che nel 1631 vi dipinse il San Rocco oggi in pinacoteca a Varallo, e il rolatese Carlo Penna”.
Presso la chiesa, venerdì 13 e sabato 14 ottobre alle ore 18, si terrà un concerto di violino ed organo.
Per quanto riguarda la Madonna del Ponte: “Dedicata all’addolorata, è la chiesa più maestosa del paese, sede dell’antica Cappellania istituita nel 1648. Il cappellano era eletto dagli uomini di Camasco, con il consenso del parroco, ma in sostanza dipendeva economicamente dal comune, che, insieme agli incarichi religiosi, gli assegnò anche quello di maestro di scuola. La cappellania aveva suoi propri redditi derivanti da lasciti in terreni o in denaro che venivano affittati o prestati e svolgeva quindi la funzione di un moderno istituto di credito”. Come tutte le nostre chiese di Valsesia testimoniano con la loro bellezza la fede di un popolo cristiano che le ha edificate ed abbellite con tanto sacrificio, “lieto di fare qualche cosa di bello per Dio”. Nell’ambito della visita saranno esposti anche alcuni paramenti liturgici che mostrano questa bellezza.
Presso la chiesa sarà anche allestita una mostra di antichi paramenti sacri e proiezione di un documentario che presenterà la figura del camaschese Carlo Zacquini, missionario della Consolata che dedica la vita alla salvaguardia dei popoli indigeni dello Stato di Roraima in Brasile.
A Camasco sarà anche aperto l’asilo Infantile Luigi e Luigina Comola. Si tratta, come scrive il FAI, di una «costruzione di inaspettata importanza attorno alla quale si sviluppa il piccolo paese di montagna, con le sue case un tempo ricoperte di paglia e i loro muri di pietra , rappresentative della semplice tipologia caratteristica delle abitazioni di queste valli.
L’istituzione si deve ad Ignazio Giovanni Comola (1839-1918), emigrato da Camasco come lattoniere, grazie alla sua intraprendenza fece fortuna, tanto da diventare proprietario di un’industria, una “fumisteria” a Roma, dove costruì un gran numero di lampade, stufe e bracieri che ebbero successo in tutta Italia. Fece erigere nel suo paese natale l’Asilo Infantile in memoria dei suoi due figli Luigi e Luigina, entrambi morti in tenera età. Inaugurato nel l914, l’asilo rimase attivo fino alla chiusura delle scuole e ancora in anni recenti è stato sede di ambite ricreazioni estive per i bambini della zona. Oggi adibito a “Casa per ferie”, ospita in parte dei suoi ampi spazi un Museo Industriale, dove sono raccolte interessanti testimonianze dell’attività del fondatore.
Tutti i luoghi FAI saranno aperti Sabato dalle 10:00 – 17:00 (ultimo ingresso 16:30) e Domenica: 10:00 – 17:00 (ultimo ingresso 16:30). A fare da guide saranno gli apprendisti Ciceroni dell’Istituto Superiore Ferrari Mercurino, sede di Borgosesia e Gattinara
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