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Chiese, oratori, castelli e ricetti, tutti con il loro bagaglio di storia e, soprattutto, di curiosità e di arte, con la presenza di affreschi e di sculture di pregio. Sono i tesori che apriranno nel Novarese sabato 25 e domenica 26 marzo per le Giornate Fai di Primavera, giunte quest’anno alla 31esima edizione.

La più importante manifestazione dedicata al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese vedrà l’apertura, in tutta Italia, di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco conosciuti, dislocati in 400 città.

A presentare l’appuntamento, giovedì nell’aula consigliare della Provincia di Novara, Matteo Caporusso, nuovo capo delegazione provinciale del Fai e Marzia Vicenzi, consigliere delegato alle Politiche culturali. L’Ente di Palazzo Natta ha, infatti, patrocinato la manifestazione.

I monumenti aperti sul territorio per le Giornate Fai di Primavera sono una ventina tra Ovest Ticino, Est Sesia, Ghemme e, infine, nel Cusio.

Per gli appassionati, ad esempio, è visitabile, a Galliate, la Fondazione Angelo Bozzola, con le opere e il giardino delle sculture.

Proprio qui uno degli eventi speciali, venerdì 24, dalle 15 alle 17. In quest’occasione i centri diurni per la disabilità di Galliate, Trecate e Recetto e la 3 E della scuola primaria Italo Calvino di Galliate, nell’ambito del progetto “Per un soffio di felicità secondo anno”, presenteranno “Il giardino delle monoforme”.

Si tratta di un’avventura teatrale alla scoperta del percorso creativo di Angelo Bozzola. Un appuntamento a cura di Marco Bricco-Unoteatro e Grazia Fallarini, del Cisa Ovest Ticino.

Aperti in mattinata e pomeriggio scrigni ricchi d’arte a Mandello Vitta, Vicolungo, Galliate, Cameri, Arona, Gozzano e Ghemme. Alcune visite sono aperte per gli iscritti al Fai.

Sul sito nazionale l’elenco di tutti i siti aperti nel Novarese per la 61esima edizione della manifestazione.

I luoghi visitabili nel Novarese non necessitano di prenotazione. Ai partecipanti viene comunque suggerito, come ovunque, un contributo libero dai 3 euro in su, utile a sostenere le attività del Fondo Ambiente Italiano.

L’articolo integrale sul giornale in edicola il 17 marzo e disponibile anche online.

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