La pioggia non ha fermato le migliaia di spettatori che si sono assiepati ai lati della statale 33 del Sempione per il passaggio delle 14° tappa del Giro d’Italia. I corridori infatti hanno dovuto combattere, oltre che con i rispettivi avversari, anche con le condizioni meteo.
Sul Sempione, gran premio della montagna di 1° categoria, è passato per primo l’italiano Davide Bais che ha conquistato la maglia di scalatore. Alle 14 e 26 minuti i girini dalla Svizzera sono rientrati in Italia, nella località Iselle di Varzo.
Sul traguardo volante di Villadossola è passato per primo Marius Mayrhoffer che ha regolato il gruppetto di 29 fuggitivi.
Proprio in Ossola si sono registrati cartelli ad inneggiare il siciliano di Ragusa Damiano Caruso ad opera dei numerosi isolani che vivono tra Domodossola e Villadossola.
Ad accogliere i ciclisti le città in rosa
Ai margini della strada ombrelli, mantelline rosa e persino un tifoso con un salvagente rosa. Ironico il suo gesto per le forti precipitazioni. A Mergozzo ai margini della strada c’era pure Filippo Ganna costretto al ritiro dal Covid 19.
Il campione della cronometro aveva un cartello che invitava i giudici alla comprensione. La carovana è poi arrivata sul Verbano con un quartetto che è emerso dai 29 in fuga, a Stresa il traguardo volante è stato vinto da Laurenz Rex che ha regolato Stefano Oldani.
Ad Arona i quattro di testa si sono presentati con un vantaggio di 17 primi e 30 secondi sul gruppo maglia rosa. Il primo su via della Liberazione è stato Davide Ballerini che ha preceduto Stefano Oldani.
Numeroso il pubblico da piazza De Filippi, via della Liberazione, via Matteotti e corso della Repubblica. I battistrada sono poi passato sul ponte di Sesto Calende attorno alle 16.20. A poche centinaia di metri dal traguardo di Cassano Magnago i fuggitivi sono stati ripresi dal gruppetto degli inseguitori e Nico Denz, tedesco della Bora, si è aggiudicato la tappa.
La grossa novità è che Bruno Armirial ha sfilato la maglia rosa a Gerend Tomas lasciandolo ad 1’ e 40”, ora secondo nella classifica generale.
Nelle foto di Emanuele Sandon il passaggio del Giro ad Arona.
Le immagini del territorio in tv
E’ stata una grossa opportunità turistica anche per il lago Maggiore. Gli schermi e le Tv diffondevano immagini del lago Maggiore. Stresa e le sue isole.
Bravo lo scrittore Fabio Genovesi a commentare la storia dell’Isola Bella, soffermandosi con il racconto, non solo sui giardini, ma anche accompagnando le immagini interne del palazzo Borromeo.
Quindi l’Isola Pescatori vista dall’alto. Poi i video si sono soffermati su Arona e il colosso di San Carlo Borromeo, ripercorrendo passo dopo passo la storia del grande riformatore della Chiesa.
Le immagini hanno mostrato un’Arona ovattata dalle nuvole grigie, cariche di pioggia. Ha avuto una bella evidenza anche Villa Faraggiana di Meina con il museo. Le immagini dall’elicottero hanno proposto il Castello Borromeo di Angera, con un primo piano in tutti i suoi lati.
In città palloncini rosa ovunque, su negozi e sui bar, ma tante bandiere, anche di nazioni straniere. Su tutte quella ucraina.
Sul settimanale, in edicola questa settimana, approfondimenti sul Giro d’Italia sul territorio del Verbano. Il racconto del passaggio della 14° tappa sul numero della prossima settimana, in uscita venerdì e disponibile online.