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Gli incontri diocesani per i catechisti riprendono il prossimo 16 settembre con l’incontro “Una catechesi kerygmatica?” del ciclo del Laboratorio d’Idee: una serie di appuntamenti dallo stile laboratoriale per approfondire, sperimentare e discutere di contenuti e modi con cui proporre i cammini dell’Iniziazione cristiana a bambini e ragazzi. Il laboratorio si terrà dalle 14.30 alle 17.30 all’oratorio di Borgomanero (Viale Dante 7/9), con la possibilità, per coloro che partecipano anche al convegno degli insegnanti di religione in programma nella mattinata, di fermarsi per il pranzo al sacco.

«In vista del nostro convegno del prossimo 15 ottobre – spiega la responsabile diocesana per la catechesi Monica Prandi -, volevamo puntare l’attenzione sul cuore di ciò che siamo chiamati a fare come catechisti: l’annuncio del Vangelo e di Gesù che è esso stesso annuncio della buona notizia. Lo faremo a partire dall’intervento del vescovo Franco Giulio al convegno catechistico nazionale della scorsa estate».

«Vorrei proporre – aveva detto il vescovo al convegno, introducendo il suo intervento – una riflessione che intrecci il rapporto tra la storia della salvezza, il suo centro che è Gesù Cristo e la sua forma linguistica che è il racconto, in cui va collocato il legame inscindibile di kerygma e catechesi». Il vescovo riprendeva le parole di Papa Francesco per il 60° anniversario dell’Ufficio catechistico nazionale. «In quell’intervento di Papa Francesco – diceva ancora il vescovo – appare la giusta preoccupazione di non ridurre l’annuncio del Vangelo a formula dottrinale e a precetto morale. Proprio per assicurare pienamente questo risultato però è necessario non solo mettere in guardia dalla riduzione del Vangelo a dottrina e a morale, ma anche ricostruire il legame positivo tra kerygma e catechesi, che ha la forma del racconto del Vangelo di Gesù e che è Gesù.

Il kerygma dice il carattere di grazia, sorpresa, prossimità, novità del Vangelo, la catechesi è l’eco di questo annuncio nello spazio sconfinato della vita, è la risposta della conversione e della fede, è l’affascinante cammino della sequela e della missione, è la costruzione della mentalità cristiana, è la trasformazione del mondo e il rinnovamento della storia».

Un’occasione quella del laboratorio delle idee, dunque, «per ritrovarci all’inizio dell’anno – aggiunge Prandi – e riflettere sulle motivazioni e sullo stile del fare i catechisti e del portare l’annuncio ai piccoli dell’Iniziazione cristiana».

L’articolo sul nostro settimanale in edicola venerdì 15 settembre con altre notizie dal territorio. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente qui

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