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È il 31 dicembre e nella cripta del santuario c’è silenzio e preghiera di fronte a Gesù presente nell’Eucaristia, per pregare, ringraziare, affidare a Lui il nuovo anno che sta per iniziare, perché sia un anno di pace per tutto il mondo. È una preghiera – quella in occasione della Veglia per la pace, guidata dal rettore del santuario padre Fiorenzo Fornara Erbetta – fatta di salmi e di letture, alternata ai canti accompagnati con le chitarre da Mara e Simonetta. Tutto ci invita a riflettere sul mistero di Gesù, vera Luce e vera Pace per tutti noi, per essere veri operatori e testimoni di pace.

Alcune indicazioni su come essere testimoni di pace, ci vengono suggerite dal messaggio di papa Francesco per la 57ª Giornata mondiale della pace “Intelligenza artificiale e pace”. Commentandolo don Giorgio Borroni, direttore della Caritas dela Diocesi di Novara, sottolinea che «la pace è un tesoro prezioso custodito in vasi di argilla».

«La vera Pace – continua – è qui davanti a noi nell’Eucaristia e noi possiamo esser qui e sentirci un po’ demoralizzati, perché nonostante la nostra preghiera i conflitti aumentano sempre più, ma è importante avere nel cuore questi desideri, questi sogni». Commentando il messaggio di papa Francesco, don Borroni evidenzia che «nel Vangelo la cosa più importante è l’uomo e questo messaggio ha a cuore la salvezza dell’uomo».

L’articolo, a firma di Valentina Mattacchini, nella versione integrale sarà sul settimanale diocesano in edicola il prossimo 5 gennaio. Altri articoli e altre notizie provenienti dalla Diocesi di Novara si possono trovare sul nostro settimanale. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente da qui.

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