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Maria Cristina Ferro ha presentato a Varallo la sua ultima fatica letteraria. Sabato 17 giugno al Centro Congressi di Varallo, nell’ambito degli eventi collegati a Gaudete, XIV Festival di Musica Antica e al I Festival della Montagna, con il patrocinio del FAI nazionale, l’autrice ha presentato: “Cantar vespro a Plello”. Vite e tradizioni nelle carte e nei ricordi degli anziani”.

Ferro proviene da un’antica famiglia plellese che da anni raccoglie materiale sul suo paese. Nello specifico, quest’ultima pubblicazione deriva dalla Tesi di Laurea in Etnologia: “Pratiche devozionali tradizionali in una comunità della Valsesia: il caso di Plello”. Era stata discussa nel 2020 con relatore il Professor Davide Porporato.

Il sottotitolo del lavoro spiega i contenuti e gli obiettivo che esso si pone: “Vite e tradizioni conservate nelle carte e nei ricordi degli anziani” Le vite sono le esistenze dei plellesi che hanno lasciato traccia all’interno della Comunità.

L’autrice ha spiegato che «a Plello la devozione ai vari santi era molto sentita. Si va dal culto di Santa Caterina d’Alessandria, la santa della ruota, a quello di Sant’Antonio Abate, anacoreta in Egitto (Santo titolare di un Oratorio al quale sarà devoluto il ricavato della vendita del libro, per sostenere le spese di restauro) fino alla devozione verso San Francesco, portata da Giovanni Battista Ferro, detto “Fino”».

Alla presentazione ha partecipato anche Pietro Cavagna, Presidente di Plello Insieme. Si tratta di un Comitato fondato nel 1994 con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare la storia del paese. Il comitato ha promosso e sostenuto la pubblicazione del volume.

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