Anche i bambini più piccoli delle scuole dell’infanzia hanno le idee chiare: il bullismo non è bello e va combattuto. E lo stesso pensano i ragazzi più grandi. Lo si può fare con l’amicizia e con il rispetto.
Lo hanno raccontato con i lavori che hanno partecipato alla quarta edizione del concorso scolastico “Il bullismo visto dai miei occhi”, che si è concluso con la premiazione nel cortile dell’Istituto Sacro Cuore, a Novara.
Un’iniziativa promossa dall’associazione “Sbulloniamo Insieme” e che ha coinvolto studenti da tutto il territorio del Novarese. Dal capoluogo sino a Trecate, da Borgomanero a Romagnano Sesia, da Gargallo a Carpignano, passando per Vespolate.
L’importanza degli amici la sottolineano i vincitori della categoria ‘Infanzia’. I piccoli della sezione Pulcini della Sulas del Comprensivo Bellini. In un disegno coloratissimo in cui tanti animali tirano insieme una fune si legge “Un amico tira l’altro … e ti aiuta contro il bullo”.










«Avete partecipato in molti – ha spiegato a bimbi e ragazzi la presidente dell’associazione, Michela Agnesina – Avete dato vita a lavori pieni di significato. L’importante è esserci sempre per gli altri. Quando avete bisogno e qualcosa non va, sappiate che potete chiedere aiuto».
A presentare la premiazione, Fabrizio Poli. Tra chi ha consegnato i premi, Daniele Giaime, vicepresidente del Centro servizi per il territorio («un concorso che unisce, questo lo scopo del volontariato») e il Questore, Fabrizio Roberto La Vigna. Ma anche, tra i tanti, la senatrice Elena Ferrara, da sempre impegnata nel contrasto a bullismo e cyberbullismo, Roberto Musco, sovrintendente capo della Questura e Roberto Gioachin, per il 118.
Per le elementari il premio è andato alla 2 E della Don Milani di Trecate con una canzone con tanto di video che evidenzia come, a volte, “le parole possono ferire più di una spada”, fanno male. E come occorra, invece, “usarle per costruire … Insieme possiamo creare un mondo in cui ognuno di senta libero di essere se stesso. Senza paura”.
Un video-clip musicale è il vincitore per le medie, quello della 3 C del Convitto Carlo Alberto dal titolo “Ancora 10 secondi”. I ragazzi raccontano di Andrè, Andrea Spezzacatena, la cui storia ha ispirato il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. Tra i versi del rap che hanno scritto: “.. quei pantaloni rosa, un mondo da sfidare, un grido di forza, un modo per amare”.
Un’altra canzone è la vincitrice per le scuole superiori. È “Non è un gioco” della 1DIn dell’istituto Fauser. Qui alcuni stralci: “Yo, ascolta questa storia, è più che reale, parla di chi soffre, di chi sta male. Nessuno lo vede, nessuno lo sa, ma ogni giorno è una guerra dentro la città”.
Il Questore, colpito dai testi delle canzoni, ha già chiesto la partecipazione di alcuni dei vincitori alla prossima festa della Polizia di Stato.
Sono stati assegnati anche 8 premi speciali, dalla Creatività all’Originalità, passando per il premio Sbulloniamo Insieme e All Inclusive.
Quest’ultimo è andato alla 1 A del Convitto Carlo Alberto, con un lavoro in cui un ragazzino vuole giocare a basket e un coetaneo glielo nega perché non può, perché è in sedia a rotelle. Il ragazzino gli chiede di farlo provare e fa canestro e allora il coetaneo normodotato decide di farlo giocare.
A premiare la scolaresca Emily Valente, giovane di Concentrici, associazione da sempre impegnata in progetti inclusivi, che, sostenuta dall’amica Irene, ha letto il suo pensiero sul tema.
“Per me il bullismo non è solo violenza fisica – ha detto – ma anche verbale e io, in prima persona, ho vissuto purtroppo questa brutta esperienza. Penso che la famiglia sia una componente fondamentale per prevenire il bullismo. E’ importante che i genitori educhino i figli al rispetto delle regole, alla non violenza, all’importanza del dialogo e all’attenzione verso il prossimo. Anche Papa Francesco ha spesso condannato il bullismo, definendolo una forma di violenza che danneggia gravemente la vita e la dignità umana. E ci ha invitato a combatterlo attraverso il dialogo e la condivisione”.
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