L’ente Gestione Aree Protette del Ticino e Lago Maggiore ha nominato direttrice l’architetto Monica Perroni. Dal 2 gennaio ha preso servizio nel nuovo incarico: «Si tratta di un gradito ritorno – sottolinea la presidente Erika Vallera – Perroni infatti ha un’esperienza ventennale nel nostro Ente avendo ricoperto qui il ruolo di funzionaria e anche di responsabile del settore tecnico, oltre ad aver guidato l’Ente a scavalco nel corso dell’ultimo anno».
Perroni, nata a Galliate, iscritta all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori con la qualifica di architetto, aveva infatti vinto nel 2022 il concorso per direttore indetto dal Parco del Po Piemontese. Ora, dopo una ricca esperienza alla direzione dell’Ente del Po piemontese potrà ricoprire l’importante incarico nel Parco Ticino e Lago Maggiore dove, oltre ad aver svolto per un anno l’incarico a scavalco, aveva in passato già concretizzato importanti risultati come la redazione del “Piano d’Area” del Parco naturale del Ticino o di progetti riguardanti la riqualificazione morfologica ed ecologica della Roggia Molinara, il progetto “Aretè: l’acqua come sostegno alla biodiversità, all’agricoltura e al paesaggio” cofinanziato dalla Fondazione Cariplo. Inoltre, Perroni è stata parte attiva nella creazione e successiva gestione operativa della Riserva della Biosfera MAB Ticino Val Grande Verbano.
Conclude Vallera: «La conoscenza approfondita di tutte le nostre aree protette unita alla grande professionalità e all’esperienza maturata alla direzione dell’Ente Po Piemontese rappresentano un valore aggiunto per il nostro Ente. Sia personalmente sia a nome del Consiglio posso quindi dirmi molto soddisfatta di questo suo ritorno al Ticino e Lago Maggiore. Voglio cogliere anche l’occasione per ringraziare la dottoressa Emanuela Sarzotti che ha seguito la direzione dell’Ente negli ultimi mesi con impegno e professionalità. Auguro a lei come a Perroni una carriera lunga e fortunata. Rappresentano entrambe un grande acquisto per le aree protette». La neo-direttrice ha affermato: «Per me è un ritorno in una realtà nota e per la quale ho già in mente le attività prioritarie su cui lavorare. Rimboccarsi le maniche per ringiovanire e ricostruire un Ente che sia in grado di perseguire al meglio le politiche per l’ambiente, come tutela, ma anche sviluppo».
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