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Guardando al futuro prossimo e più lontano, tenendo presente la situazione dei sacerdoti nella nostra diocesi (per numero e per età) e la possibile individuazione di nuovi “ministeri istituiti” (lettorato, accolitato, catechista), quali stili pastorali, quali scelte più urgenti mettere in atto a servizio dell’evangelizzazione nella parrocchia e, in modo particolare, nell’unità pastorale missionaria (Upm)?
Domande in attesa di risposte urgenti, con sguardo lungimirante sul futuro, in un contesto di progressiva scristianizzazione, di diminuzione del numero dei sacerdoti e del loro invecchiamento, ed anche del venir meno di partecipazione e corresponsabilità nel laicato.

E a proposito di laicato, quali prospettive si aprono in seguito alla novità dei “ministeri istituiti”? Che cosa sono i “ministeri istituiti” rispetto ai “ministeri di fatto” già presenti in tutte le parrocchie come catechisti, lettori alle messe, accoliti (ragazzi e ragazze, e qualche adulto addetti al servizio dell’altare)?
Sono le domande di fondo al centro dell’ultima riunione del Consiglio presbiterale diocesano, tenutosi martedì 18 aprile nel Seminario di Gozzano, che in apertura ha visto l’intervento del vicario episcopale per il clero e la vita consacrata sui “Nuovi ministeri istituiti” don Franco Giudice (la sintesi della sua relazione nell’articolo di spalla ndr.) e quella di don Mauro Baldi, parroco di Lesa e collaboratore dell’ufficio diocesano del clero, che ha illustrato una scheda statistica sulla situazione del clero diocesano, dalla quale poi è partita la discussione dell’assemblea (il resoconto a piede di pagina ndr.).

Al primo marzo, 276 i sacerdoti

È stata una “fotografia” dettagliata, quella proposta da don Baldi, con il presbiterio diocesano descritto in numeri e diviso per fasce d’età e per servizio pastorale svolto.
Al 1° marzo 2023 erano 276 i sacerdoti diocesani. Altri 3 entreranno con le ordinazioni sacerdotali di giugno.

Quasi novanta quelli con più di 76 anni

Questa la distribuzione per fasce di età: dai 76 ai 99 anni: sono 86; dai 66 ai 75 anni 51;  dai 56 ai 65 anni 45. Dai 46 ai 55 anni 55; dai 45 anni in giù 39.
Il sacerdote più anziano è don Aldo Gaddia, 99 anni compiuti lo scorso 5 marzo. Nella fascia di età oltre i 76 anni, 52 hanno un incarico pastorale; 34 sono quiescenti.

Gli incarichi pastorali dei sacerdoti

La lettura per fasce di età fa subito emergere una situazione critica guardando all’immediato futuro.
Ancora qualche considerazione: 130 sacerdoti sono parroci (le parrocchie sono 336); 22 sacerdoti sono in modo particolare destinati come “coadiutori” per l’oratorio; 9 sono “Fidei donum” missionari fuori dall’Italia; 19 sacerdoti sono anche impegnati come docenti di religione.

Età media del presbiterio in costante crecita

E questo il quadro della futura situazione dei sacerdoti diocesani in base ai dati statistici di mortalità elaborati dall’Istat: al 1° marzo 2023 l’età media dei sacerdoti diocesani era di 63,74; sarà di 68,74 nel 2028 e di 73,74 tra dieci anni.
Cifre che, proiettate in un futuro non lontano, lasciano intravvedere una situazione molto problematica a riguardo del clero diocesano. Quanti saranno i sacerdoti tra 10 anni? Quanti saranno i sacerdoti sotto i 50 anni?

L’approfondimento, con la sottolineatura anche sul cammino avviato in questi anni nella diocesi di Novara, con il coinvolgimento dei volontari laici sul nostro settimanale in edicola il venerdì e disponibile anche online.

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