“Il domani dell’Ospedale di Borgosesia”. Sarà questo il tema dell’incontro che si terrà questa sera, venerdì 1 dicembre alle 18.30, al Centro d’incontro ricreativo fratelli Allegra a Borgosesia. Il dibattito è promosso da Piemonte al Centro nella persona del segretario generale, Paolo Tiramani. Interverranno con le loro proposte e vedute Giulio Zella (Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Vercelli), Gualtiero Canova (Già direttore sanitario dell’Asl di Vercelli), Francesco Gareri (Medico di base) e Daniele Bonvini (Esponente sanità privata).
«Il nostro Ordine è un soggetto politico ma non partitico. Un Ente pubblico che si interfaccia con realtà politiche, associazioni e entra nel merito di diverse discussioni». Guardando avanti il futuro non è roseo. «La situazione purtroppo è di crisi profonda – prosegue Zella – . Non è una novità ma tutto si sta acuendo in modo particolare. C’è la classica crisi di vocazioni».
Dovuta a cosa? »Alcuni dicono da fattori solo retributivi ma io non credo sia così. E’ un insieme di fattori. Parliamo di una professione molto faticosa, già dagli studi con corso di laurea troppo complesso. Servirebbe un anno in più per affrontare con agevolezza gli studi. Inoltre questa professione richiede responsabilità, turni, lavoro giorno e notte per un busta paga di 1500 Euro».
I numeri non lasciano spazio all’immaginazione. «Tutti gli anni, 18mila infermieri in Italia lasciano la professione – conclude Zella – . Nel contempo l’Università ne laurea 12-13mila. C’è quindi un gap terribile». Gualtiero Canova ha ben chiaro l’obiettivo. «Quello primario si lega al diritto di accesso per tutti i cittadini ai servizi sanitari di base equi e uguali per tutti». Problema è la carenza di personale.
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