Una colletta straordinaria durante le messe di domenica 19 febbraio. È l’invito che arriva dalla Caritas diocesana per raccogliere fondi a favore delle popolazioni di Turchia e Siria, colpite lo scorso 6 febbraio da un devastante terremoto che, ad oggi, ha già fatto oltre diecimila vittime.
«Si tratta di una raccolta esclusivamente economica, che verrà convogliata a Caritas Italiana, secondo le indicazioni dei Vescovi, e messa a disposizione delle chiese locali delle due nazioni colpite secondo progettualità costruite insieme», spiega il direttore di Caritas don Giorgio Borroni in un messaggio pubblicato su diocesinovara.it.
Le indicazioni su come donare
I fondi raccolti possono essere trasferiti tramite bonifico bancario sul conto corrente:
Diocesi di Novara (Ufficio Caritas)
IBAN: IT 90 P 03069 09606 1000000 10083
con causale Terremoto Turchia e Siria 2023
Caritas italiana dà anche alcune indicazioni su come effettuare la raccolta:
- Non servono beni materiali. Entrambe le Caritas nazionali (Turchia e Siria) hanno espressamente richiesto di non inviare beni dall’estero. Per le comunità italiane la forma di aiuto più opportuna resta la colletta in denaro.
- Sostenere tramite Caritas Italiana gli interventi che si stanno attivando in loco nei due paesi.
- Ogni eventuale richiesta da parte di realtà locali è importante sia segnalata e coordinata con Caritas Italiana, tenendo conto in ogni caso che al momento si raccomanda di non recarsi nei due Paesi.
- Al momento non viene richiesto l’invio sul posto di personale espatriato dall’Europa in aggiunta a quello già concordato con le rispettive Caritas nazionali. Disponibilità in tal senso vanno gestite opportunamente illustrando le difficoltà e le esigenze reali.
L’impegno della Chiesa Italiana
Già nelle prime ore dopo il sisma, la Conferenza episcopale italiana ha stanziato mezzo milione di euro ricavati dai fondi dell’otto per mille, per far fronte all’emergenza. «Lo stanziamento della Conferenza Episcopale Italiana – si legge in una nota dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Cei – aiuterà a far fronte alle prime necessità. Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. Il direttore, don Marco Pagniello, fa appello a “un’attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema”».
La voce di Papa Francesco
Della tragedia, ha anche parlato papa Francesco all’Udienza Generale di mercoledì 8 febbraio. «Sono vicino alle popolazioni della Turchia e della Siria, duramente colpite dal terremoto che ha causato migliaia di morti e di feriti – ha detto – Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando a portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una dura guerra. Preghiamo insieme perché possano andare avanti con questa tragedia, e chiediamo che la Madonna li protegga».