«Questa sera è un momento importante: iniziamo un lungo cammino che durerà due anni e mezzo, sino alla Gmg di Panama, con nel mezzo il Sinodo del 2018 dedicato ai giovani. È come varcare una porta che si apre su una grande avventura. Facciamola insieme. Vi do appuntamento alla prossima tappa: la Route di Mergozzo il prossimo 3 giugno». È stato un invito a mettersi in cammino quello che il vescovo Franco Giulio Brambilla ha lanciato ai giovani della diocesi che lo scorso sabato 8 aprile si sono ritrovati a Domodossola per la Veglia delle Palme, occasione per vivere in diocesi la Giornata Mondiale della Gioventù 2017.
Veglia delle Palme 2017: ragazzi che accettano il rischio del cammino
È stata forse l’Adorazione nella chiesa di San Giuseppe una delle più belle sorprese della Veglia delle Palme dei giovani 2017 a Domodossola.
Oltre 1800 i partecipanti che già nel pomeriggio hanno invaso il centro ossolano, che grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale e della Proloco (ha offerto oltre 600 piatti di polenta) li ha saputi accogliere con generosità. E così la Veglia è stata un momento di festa, incontro e preghiera con l’Adorazione animata dal gruppo Luce nella Notte, gli spettacoli degli artisti di strada della compagnia Wanda Circus, il chiosco per rivivere e ricordare la Gmg 2016 a Cracovia. E poi le visite guidate alla città organizzate dagli studenti delle superiori ad indirizzo turistico e la fiaccolata che dal Santuario di Re ha portato sino a Domodossola la riproduzione della Madonna del Sangue, icona che si affiancherà si- no a Panama alla Croce della Gmg in questi anni dedicati a Maria.
Proprio Maria ha indicato il vescovo ai giovani, riprendendo il cuore della Veglia che metteva a fuoco il suo passato con il tema «grandi cose in me», tratto dai versi del Magnificat. «Guardando alla sua esperienza emergono tre elementi: la guida (l’arcangelo Gabriele), l’amicizia (Elisabetta) e il suo cammino di fede (l’incontro con Giovanni Battista in grembo a sua madre)», ha detto Brambilla proponendo ai giovani tre passi per compiere insieme il percorso sino a Panama.
«Anche nella vostra vita ci sono tante guide, preziose e fondamentali per la vostra crescita. Ma io vi invito ad ascoltare anche un’altra guida, che è dentro di voi: Gesù che è il vostro maestro interiore». Poi il vescovo ha spronato ad abbandonare gli spazi confortevoli per aprirsi alle relazioni che mettono in discussione. «L’amicizia e la relazione so- no un cardine della nostra fede. Il legame sulla quale essa si costruisce. Non cerca- te come amici solo persone simili a voi, però. Cercate qualcuno che vi mette in difficoltà, che è al vostro fianco, ma magari un passo avanti. Qualcuno di cui potete dire: mi fido di te, mi affido a te, cammino con te». Ed infine, proprio la dimensione del cammino: «il cammino di fede è come il progetto di una casa. Sulla carta è tutto stabilito e disegnato nei minimi particolari. Ma poi quando si è in cantiere, ci sono sempre del- le piccole, ma significative, modifiche in corsa. Questa distanza è lo spazio della vostra libertà nel quadro del disegno di Dio».
L’appuntamento, ora è per il 3 giugno alla Route di Mergozzo: un evento che mancava in diocesi da 15 anni, nel quale si inizierà a lavorare al Sinodo «Perché sarà un Sinodo dei vescovi sui giovani, ma Francesco ci chiede che sia soprattutto con i giovani».