Un video contro il bullismo con in primo piano una spugna che assorbe tutto, assorbe, come recita il filmato, “i ricatti, gli obblighi”. “Assorbo – dice la spugna posta su una bacinella bianca che sta riempiendo di colore scuro – le parole cattive, le ingiustizie, le bugie”. Ma poi ecco che, dopo aver assorbito, la spugna rilascia, lascia andare. E però non dimentica. “Tutto – si ascolta dire nel video da parte della ‘protagonista’ – mi ha ferito”. Ferite che vengono rappresentate da una forbice che taglia la spugna. Ed ecco la parte finale con i ragazzi della scuola che dicono “io no, non getto la spugna. Noi diciamo no al bullismo”. E lo fanno con tante dita colorate che dicono ‘no’.
Il filmato è un elaborato dei bambini della scuola primaria di Bolzano Novarese (dell’Istituto Comprensivo Pascoli di Gozzano). I piccoli hanno partecipato con questo lavoro alla terza edizione del concorso “Il bullismo visto dai miei occhi”, promosso dall’associazione Sbulloniamo Insieme. A loro è andato il premio “Sbulloniamo Insieme”. La consegna si è svolta a Novara nel cortile del Convitto Carlo Alberto alla presenza delle autorità e della presidente dell’associazione Michela Agnesina e dei volontari.
Non è la sola scuola del Cusio premiata al concorso. Il Premio Inclusione è andato alla scuola primaria di Armeno dell’Istituto Comprensivo San Giulio di Gozzano. Gli studenti della prima A hanno realizzato un interessante e originale libro-racconto sul bullismo, che ha conquistato la giuria del concorso, portandoli a vincere il premio dedicato al tema dell’inclusione, una delle mission dell’associazione novarese. A premiare le due scolaresche sono stati per Bolzano Novarese Roberto Gioachin, direttore del 118, e per Armeno l’assessore all’Istruzione del Comune di Novara, Giulia Negri.
L’articolo con le altre notizie dai territori della Diocesi di Novara si possono trovare sul nostro settimanale, in edicola a partire da venerdì 26 aprile. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero cliccando direttamente qui.