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Cambiano i tempi, i modi di vivere, l’economia, le culture, le etnie, ma la devozione al Crocifisso a cui è dedicata la chiesuola al centro della piazza Ferrari Ardicini rimane, tramandata di generazione in generazione. Non sarà più una devozione di supplica o di ringraziamento per il buon raccolto, ma un buon motivo per auspicare o ringraziare c’è sempre. Anche quest’anno i gozzanesi del “ceppo” e quelli di adozione, hanno riempito la piazza alla Messa di domenica scorsa, celebrata dal parroco don Enzo Sala e accompagnata dalle note del corpo musicale Martinetti, sempre presente. Quest’anno poi c’era un motivo in più, l’inaugurazione del campanile restaurato.

Dopo 85 anni, era stato eretto nel 1929, era ormai ridotto in cattivo stato e il comitato, in accordo col parroco, ha provveduto all’intervento, seguendo le direttive della Soprintendenza. Nelle prossime settimane si provvederà anche alla ritinteggiatura della chiesuola recuperando i colori originari, e sarà ancora festa. Davvero tanta la gente che ha partecipato alla Messa, presenti le autorità locali in scadenza per fine mandato e anche quelle in pectore, iniziata dopo i rintocchi di inaugurazione battuti dalla piccola Federica, nipote del presidente del comitato e di chi scrive questa cronaca. Tanta gente anche al pomeriggio dedicato ai giochi per bambini, accompagnati da genitori e nonni e animati dalla componente giovane del comitato. Un pomeriggio intenso terminato all’ora di cena.

L’articolo integrale, con le foto della giornata e le notizie dai territori della Diocesi di Novara si possono trovare sul nostro settimanale, in edicola a partire da venerdì 17 maggio. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero cliccando direttamente qui.

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