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«Non ne possiamo più delle volpi: sono troppe. E ci uccidono le galline!». Lo dice Riccardo Giustina abitante ai Parolini, nella zona sud di Borgomanero, un territorio molto bello, fra i boschi e il verde dei campi seppur a pochi passi dal centro cittadino.

Una zona gradita anche dagli animali: il territorio è un’oasi di protezione con divieto di caccia.

Le volpi però sono cresciute eccessivamente di numero: «Le vediamo anche a due passi da casa, ma sono scaltrissime, sfuggono via subito, non per nulla vale il detto “furbo come una volpe”» osserva Riccardo.

«Posso dire – aggiunge – che, in più riprese, almeno ho trovato morte almeno 50 galline».
Sergio, fratello di Riccardo, oltre alle galline, ha trovato anche tre oche a terra, prive di vita. E la causa è probabilmente la stessa, le volpi.

«In pratica – dice Riccardo – non possiamo può tenere galline. Dopo averle allevate, finiscono in questo modo».

Una vicino di casa aggiunge che di dieci galline non ne sono rimaste che tre. Franco Gioria lamenta l’uccisione di 4 fagiani e di 3 piccioni, causata probabilmente, anche in questi casi, da volpi.

Massimo Iossa della Selvetta aveva 15 galline e gliene sono rimaste 5: «a questo punto non ne tengo più e le uova vado a comprarle, risparmiando sulle granaglie».

Iossa però non è convinto che si tratti sempre di volpi, ma anche di poiane, che è un rapace anch’esso presente nella zona.

Le questioni venatorie sono di competenza della Provincia e il consigliere delegata Arduino Pasquini spiega: «Piani di abbattimento di volpi possono essere attuate solo con l’autorizzazione dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale. Al momento, non ce ne sono in corso. Però – osserva –notiamo un aumento di segnalazioni e lamentale sulla presenza di volpi».

Che fare?

«Al momento – spiega Pasquini – non vi è altro che mettere delle reti di protezione, isolando gli animali, in modo che le volpi non possano entrare nei pollai».
Questo in attesa di un possibile piano di abbattimento per la presenza eccessiva di una razza di animali ai danni di altre.

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