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Papa Francesco ha deciso di prorogare per due anni il governo pastorale del vescovo Franco Giulio a Novara. Ad annunciarlo con una lettera alla diocesi è lo stesso mons. Brambilla, che al compimento dei 75 anni di età – lo scorso 30 giugno – aveva consegnato le sue dimissioni al Nunzio Apostolico in Italia, come previsto dal diritto canonico.

Il messaggio: rivitalizzare la pratica cristiana, gustare la fede, animare la speranza

Con gioia sono grato al Papa per la sua benevolenza e fiducia», scrive il vescovo nel suo messaggio ai sacerdoti e ai fedeli della Chiesa novarese, indicando poi tre nodi centrali per il cammino futuro che sarà segnato dal Giubileo 2025. (Su diocesinovara.it, il testo integrale della lettera, pubblicata anche sui nostri giornali in edicola venerdì 6 settembre).

Anzitutto «il tema più importante»: rivitalizzare la pratica della vita cristiana, perché «non si può credere senza praticare la fede, così come non si può amare senza i gesti dell’amore, della tenerezza e della carità».

Poi la riscoperta del «gusto» della fede, in un anno in cui ricorrono i 1700 anni del Credo, cui il vescovo ha dedicato la sua lettera pastorale 2025 “Le dieci parole della fede”.

Ed infine, rianimare la «speranza cristiana», che il Pontefice ha voluto proprio al centro del prossimo Giubileo con il motto “Pellegrini di speranza”.

Da dodici anni pastore della Chiesa novarese

Il vescovo Franco Giulio ha iniziato il suo ministero a Novara il 5 febbraio 2012, dopo che il 24 novembre 2011 Papa Benedetto XVI lo aveva nominato successore del card. Renato Corti alla cattedra di Gaudenzio.

Nato a Missaglia il 30 giugno del 1949, prima della sua esperienza novarese era stato per molti anni professore alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano – e preside della stessa dal 2006 al  2012 – e vescovo ausiliare nell’arcidiocesi di Milano, nel cui duomo il 23 settembre 2007 è stato ordinato vescovo. Nel 2014, ha indetto il XXI Sinodo diocesano, che si è concluso il 29 settembre del 2017, con l’istituzione delle Unità pastorali missionarie, ridisegnando le forme e lo stile della presenza della comunità cristiana sul territorio nel segno di un cammino di comunione tra comunità parrocchiali e di corresponsabilità tra laici e sacerdoti.

Tra gli eventi significativi del suo episcopato ci sono stati la beatificazione del sacerdote martire don Giuseppe Rossi e l’inaugurazione del nuovo seminario di Gozzano.   

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