Enzo Bianchi, fondatore e priore del monastero di Bose sino al 2017, il filosofo Umberto Galimberti, l’economista Carlo Cottarelli. Ma anche il teologo Vito Mancuso, don Cesare Baldi, direttore dell’Istituto Pastorale di Studi Religiosi (Iper) dell’Università Cattolica di Lione e la sociologa Chiara Giaccardi.
Sono alcuni degli ospiti della decima edizione del Festival della Dignità Umana, che toccherà Novara,
Borgomanero e Arona dal 28 settembre sino al 7 ottobre. E che avrà come tema, “Etica per il mondo che verrà”. La manifestazione, presentata nel Salone d’Onore della Prefettura, sarà dedicata alla memoria di Giannino Piana, teologo morale novarese, tra i fondatori del festival. A promuoverla l’Associazione Dignità e Lavoro Cecco Fornara.
Si parte il 28 a Borgomanero, alle 16, quando, al Cinema Teatro Nuovo, ci sarà una lectio magistralis di
Galimberti. «Sarà introdotto – spiega Luisella Ferrari, presidente dell’Associazione Dignità e Lavoro – da
Enrico Ferrari e sono previste letture finali di Lucilla Giagnoni. La scelta del filo conduttore dell’edizione 2024 è stata ispirata dai temi di riflessione da sempre cari a Giannino, teologo e professore, che ha dedicato ampie riflessioni alla dignità umana e ad argomenti etici complessi e controversi, come quello del fine vita, a cui ha dedicato “L’ultimo orizzonte. Questioni etiche di fine vita”. Per questa ragione – aggiunge Ferrari – il comitato scientifico, presieduto da Eugenio Borgna con Giovanni Cerutti …
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