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Dopo un periodo segnato da attese di crescita, le previsioni attuali indicano maggiore prudenza. Questo è quanto emerge dall’indagine previsionale sul quarto trimestre del 2024 promossa dall’Unione Industriale del Vco. Il dato più significativo che racconta il periodo di flessione è quello sulla produzione: se nelle precedenti rilevazioni del 2024 le attese erano positive, l’indagine svolta ora riporta che il saldo tra aziende che si aspettano una crescita della produzione e quelle che se ne attendono una diminuzione è in pareggio, restando comunque migliore rispetto al dato regionale (-1,9%).

L’indice della produzione riflette quanto emerge dalle attese sugli ordini, che tornano a essere negative: solo il 20% delle aziende si attende una crescita degli ordinativi, mentre il 31% ne prevede una diminuzione. La situazione di difficoltà delle principali economie europee ha conseguenze anche nella nostra provincia, come si evince dal dato sugli ordinativi esteri, le cui previsioni segnano un dato pari a -16,3%. Inoltre, la situazione geopolitica attuale con il rischio di allargamento del conflitto in Medio Oriente, la persistente guerra in Ucraina e le imminenti elezioni presidenziali negli USA, determinano una crescita del numero di aziende che si aspettano un rincaro dell’energia e delle materie prime.

Si mantiene invece positivo il dato sull’occupazione: il saldo tra aziende che ne prevedono un aumento e quelle che ne prevedono una diminuzione è pari al +3,9%. Inoltre, più del 90% delle aziende intervistate afferma di non avere in programma un ricorso alla cassa integrazione. Si segnala la continua propensione a investire da parte degli imprenditori locali: il 58,8% di essi ha già pianificato investimenti nel breve.

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