Sarà il Natale della visita per la Comunità di Sant’Egidio di Novara. È la mission che sarà portata avanti in queste settimane di festa, a partire dai tradizionali pranzi di Natale per i poveri promossi in scuole, ex sedi di Consigli di quartiere, saloni parrocchiali e strutture per anziani. Da Novara a Borgomanero, passando per Arona e Orta.
Altra novità è il ritorno di feste e iniziative, dopo lo stop legato al Covid, nei reparti delle Rsa. «Deve essere un Natale della visita, perché sempre più persone – commenta Daniela Sironi, responsabile della Comunità di Sant’Egidio – sono sole e non hanno nessuno che vada a trovarle. Neppure in questi giorni. C’è una grande fame del cuore, degli affetti, che a Natale si sente più forte. Ed ecco, quindi, la necessità di far incontrare le persone, con iniziative che coinvolgano i ragazzi, i più giovani».
Per questa ragione i volontari di Sant’Egidio visiteranno i 1.400 anziani che seguono con il progetto “Viva gli anziani”, che coinvolge i quartieri di Sant’Agabio, Sant’Andrea, Villaggio Dalmazia e San Rocco. «Cercheremo di farli incontrare con i ragazzi – spiega Sironi – che porteranno tra i nostri nonni un po’ di vita e allegria. Abbiamo voluto unire gli ‘estremi’ della vita, i giovani e gli anziani, le due fasce d’età che più hanno risentito gli effetti del Covid. I meno giovani hanno una grande necessità di creare relazioni e instaurare rapporti di fiducia».
I volontari andranno poi negli istituti per anziani, dove consegneranno tantissimi biglietti d’auguri scritti dai bambini di nove scuole primarie della città. «Sono piccole ‘cose’, piccoli gesti – aggiunge la responsabile di Sant’Egidio – che determinano entusiasmo e danno vita a legami tra chi con impegno prepara il biglietto e i ‘nonni’. Ecco perché il nostro sarà un Natale di visita».
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